sabato 12 agosto 2017

«La spiaggia è inaccessibile per i disabili»

Pellestrina, la denuncia di Carella: rampe danneggiate e nessun percorso protetto fino al mare 

 Una spiaggia inaccessibile ai disabili, con rampe danneggiate, senza percorsi fino al mare e comunque infestata di rovi e altre piante verso l’arenile. La spiaggia di Pellestrina si presenta così per chi ha capacità motorie ridotte. La denuncia parte dal presidente della Municipalità, Danny Carella, a pochi giorni dalla presentazione del progetto regionale per rendere più facilmente fruibili ai disabili le spiagge del litorale veneto. Per accedere alla spiaggia di Pellestrina ci sono tre rampe in corrispondenza dei centri abitati, ma una volta arrivati sul camminamento del murazzo, scendere sulla sabbia è quasi impossibile.

«La situazione nella zona tra il murazzo e l’accesso alla spiaggia è impresentabile», afferma Carella, «Ci sono grossi sassi, rovi ed erba alta che creano problemi perfino a chi non ha difficoltà motorie. Un disabile, un anziano o chi ha problemi a camminare non riesce a superare quegli ostacoli se vuole godersi il mare». La spiaggia di Pellestrina non nasce come litorale turistico ma come opera di difesa dal mare, ma è stato fatto dalla precedente giunta comunale un Piano degli arenili, mai applicato come dovrebbe, tanto che ora la spiaggia è comunque in carico a Ca’ Farsetti. Sull’isola rimane tuttavia una splendida opportunità, anche se poco pulita e piena di insidie, in attesa del ripascimento previsto dalla Regione e di progetti di sviluppo che per ora sono fermi a sole idee.

«Il fatto è che in passato alcuni imprenditori si erano mostrati interessati a creare piccoli stabilimenti organizzati con ombrelloni, sdraio, docce e anche chioschi per mangiare e bere qualcosa», aggiunge Carella, «ma la mancanza assoluta di acqua, elettricità o altri servizi fondamentali comportava costi enormi per la gestione. Il risultato è una spiaggia abbandonata a se stessa, dove il personale di una cooperativa rimuove rifiuti, metallo o plastica, mentre i residenti puliscono dove possono il resto. Questa è la spiaggia dei pellestrinotti e la gente ci tiene, anche perché è frequentata dai turisti di passaggio. Tre rampe sono oltretutto poche per la lunghezza dell’isola. Mi auguro che qualcuno si attivi, che il Comune apra un tavolo di confronto con Demanio, Regione, Municipalità e Capitaneria di Porto per capire cosa poter fare. Noi come decentramento possiamo solo segnalare una situazione penalizzante per chi non può muoversi facilmente».

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