domenica 30 aprile 2017

«Cambio del clima Lido e Pellestrina sono isole a rischio»

Sos degli studenti di Ca’ Foscari in prospettiva del 2056 «L’innalzamento di mari può far sparire 50 metri di costa» 
 
Nel giro di pochi decenni il previsto innalzamento del mare potrebbe “mangiarsi” tra i 45 e i 50 metri di costa, sia a Pellestrina, sia al Lido. Di fatto, potrebbero sparire le spiagge e il mare si infrangerebbe direttamente sulla barriera dei murazzi. Uno scenario che renderebbe ancora più vulnerabili le due isole, sempre più esposte alle mareggiate, anche per la mancanza di manutenzione alle opere difensive, come il sistema di spiaggia artificiale di Pellestrina.
A rilevarlo è uno studio elaborato da studenti di Ca’ Foscari all’interno di “Futuring Venice 2056”, il laboratorio proposto agli studenti dalla geologa Emanuela Molinaroli, docente di Geomorfologia degli Ambienti costieri del Dipartimento di Scienze ambientali, Informatica e Statistica. Sugli scenari futuri che riguardano Pellestrina e Lido si sono esercitati - anche con indagini sul campo - gli studenti del corso di laurea magistrale in Scienze ambientali. Il laboratorio è il frutto di una collaborazione con un gruppo di ricercatrici del Joint Research Center (JRC) della Commissione europea e dell’istituto Irea del Consiglio nazionale ricerche (Cnr) di Milano, che hanno introdotto nel corso una metodologia di coinvolgimento pubblico già sperimentata altrove sui temi del cambiamento urbano.
La metodologia mira a produrre scenari a supporto delle decisioni politiche, non basati solo su pareri di esperti ma anche sulle conoscenze locali e accogliendo le prospettive di chi abita e vive in un territorio.
Gli studenti che hanno partecipato al laboratorio hanno riflettuto sui possibili impatti sociali, etici, culturali e ambientali a partire proprio da quanto accaduto durante l’acqua alta del 1966, episodio di cui la maggior parte di loro non ha mai sentito parlare prima. Gli studenti non si sono limitati a consultare la letteratura scientifica o a studiare, insieme alla loro docente, le caratteristiche geomorfologiche delle isole, fondamentali barriere tra la laguna veneziana e l’Adriatico.
Hanno visitato Pellestrina e il Lido, hanno raccolto materiali audiovisivi e intervistato gli abitanti e hanno poi discusso con loro i risultati in incontri organizzati con le municipalità e presto ne parleranno anche nelle scuole. «Abbiamo considerato i residenti delle due isole non solo come destinatari delle politiche pubbliche, ma come co-autori del possibile cambiamento» ha spiegato la professoressa Molinaroli «crediamo infatti che non basti produrre scienza e scenari, ma sia necessario coinvolgere i cittadini per renderli più consapevoli e partecipi». Oltre alla geologia gli studenti hanno messo in campo strumenti di comunicazione
dando vita a un innovativo laboratorio didattico. Resta la preoccupazione concreta per l’effetto che l’innalzamento dei mari - un fenomeno che ormai nessuno mette più in discussione - potrà avere anche sullo stato dei nostri litorali.Enrico Tantucci

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