mercoledì 1 febbraio 2017

Morte in cantiere due condanne e due patteggiamenti


Due condanne, due patteggiamenti e una assoluzione per la morte di Marijan Panic, carpentiere navale croato dipendente della ditta D.M.T. D.o.o., che aveva perso la vita mentre lavorava nell’ex cantiere De Poli di Pellestrina. Il pronunciamento del gup Roberta Marchiori è arrivato ieri, a quasi dieci anni dall’incidente sul lavoro che avvenne il 7 febbraio 2007 e sul quale aveva condotto le indagini la pubblico ministero Carlotta Franceschetti.
Condannato a nove mesi per omicidio colposo e violazione delle norme di sicurezza sul lavoro Massimo Juris, 60 anni di Venezia, allora direttore generale del Cantiere navale De Poli spa, mentre per Marco Cappon, 48 anni di Venezia, responsabile della sicurezza per il Cantiere navale De Poli spa, la giudice ha deciso una pena di otto mesi. Assolto Gianluca Pagan, 48 anni di Chioggia, responsabile del reparto carpenteria Metallica della De Poli spa, mentre hanno patteggiato un anno i croati Damir Peranovic, 35 anni, legale rappresentante, datore di lavoro e direttore dei lavori per la società D.T.M. D.o.o. (affidataria dei lavori di taglio e saldatura), e Marijan Peranovic, di 31 anni, responsabile per la verifica e l’andamento dei lavori per la D.T.M. D.o.o.
Nell’udienza di dicembre, la pm aveva chiesto la condanna a un anno per Juris, Cappon e Pagan, mentre per i due croati era già stato accordato il patteggiamento. L’assicurazione della De Poli ha già pagato 450 mila euro ai familiari del carpentiere morto, così come la D.M.T. D.o.o. ha versato 10 mila euro: in virtù di questi risarcimenti, i parenti della vittima non si sono costituiti parti civili.
Marijan Panic, al momento dell’incidente, era impegnato nel taglio delle lamiere del ponte di coperta all’interno della sala motori per creare un’apertura da cui infilare il motore principale dell’imbarcazione in costruzione. Stando alle accuse, l’operaio sarebbe caduto da un’impalcatura alta tra i cinque e i sei metri, battendo la testa e morendo a causa di un gravissimo
trauma toracico. Diversa era stata la linea della difesa, secondo cui il decesso sarebbe stato causato sì dal trauma cranico, che però non sarebbe stato provocato dalla caduta ma da un oggetto pesante che avrebbe sfondato il cranio di Panic mentre l’operaio si trovava a terra. Rubina Bon

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