sabato 14 gennaio 2017

«Anziani al gelo e scuole a 12 gradi»

Lido, la denuncia del presidente Danny Carella. Festa a Pellestrina cancellata 
  
Centri anziani al gelo, la scuola elementare e materna Penzo a 12 gradi e numerosi uffici pubblici con temperature sotto i livelli minimi di legge. E' la denuncia fatta ieri dal presidente municipale Danny Carella, stufo di fare i conti con una situazione che è drasticamente peggiorata i primi giorni di gennaio, in concomitanza con l'abbassamento delle temperature esterne.
«È assurdo quanto sta accadendo» argomenta Carella «poiché siamo di fronte a un problema diffuso negli edifici pubblici. Gli impianti di riscaldamento vanno a singhiozzo, il personale o gli studenti sono costretti a lavorare o restare in classe in condizioni poco consone se non fortemente criticabili. Ogni giorno mandiamo da settimane delle segnalazioni agli uffici tecnici comunali e ai dirigenti di settore, perché nonostante alcuni interventi da parte delle ditte, gli impianti proseguono a non funzionare a dovere».
In questi giorni è stata perfino cancellata la festa degli anziani a Pellestrina, dove il centro anziani femminile si è ritrovato nei locali in gestione appena 10 gradi. Non meglio è andata al nuovo centro anziani del Lido, collocato all'Ala Dreyer del Palazzo del Cinema, ma basti pensare che a Pellestrina l'ufficio del presidente municipale è addirittura senza il riscaldamento. «Vada per me, che mi metto un giaccone più pesante e faccio tutto lo stesso, ma non esiste che le categorie più deboli come anziani e bambini si trovino ad affrontare tutto questo» prosegue lo stesso Carella «Alla scuola Penzo di Malamocco, dopo tutti i disagi di dicembre, i genitori in questi ultimi giorni hanno misurato di persona 12 gradi in classe. Poi arrivano gli operai della manutenzione, sbloccano la caldaia, ma solo alla sera raggiunge i 18 gradi minimi. E al mattino il disagio si ripete».
Secondo il presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina servono investimenti da parte del Comune. «Mi pare chiare ormai, perché certi interventi non sono probabilmente stati fatti negli anni scorsi, e adesso ne paghiamo le conseguenze. Finché non si finisce sottozero la situazione
si contiene, ma da come stanno andando le cose in questi giorni, i problemi per forza emergono - rincara Carella - I nodi stanno venendo al pettine, ma siamo stufi, compresi molti dipendenti costretti a lavorare al freddo nella nostra sede di via Gallo o a Pellestrina». Simone Bianchi

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