domenica 6 marzo 2016

Il ferry “Pellestrina” si rompe ancora

Due avarie in quattro giorni, esplode la rabbia dei pendolari. Auto e bus fermi per due ore, in soccorso arriva un vaporetto 

 Pendolari nel caos e sotto la pioggia per la seconda volta in quattro giorni a causa delle avarie al ferry boat “Pellestrina” lungo la tratta della linea 11. Mezzo che era appena stato sottoposto alla manutenzione in cantiere. Martedì si era rotto lo scalandrone che consente l'imbarco e lo sbarco degli automezzi, ieri è stata la volta del motore. Sempre attorno all'ora di pranzo quando studenti e lavoratori tornano verso casa. Nel frattempo monta la rabbia dei residenti, anche ieri costretti a disagi e ritardi con la Municipalità che ha attaccato Actv e Comune, e i comitati cittadini pronti a manifestare contro l'azienda.
Motore ko. Ieri verso le 14.30 l'impianto di propulsione del ferry boat Pellestrina si è rotto. Una situazione che non ha permesso alla motozattera di imbarcare autobus della linea 11 e altri automezzi. Questi sono stati costretti a restare a terra, una parte al terminal del Faro Rocchetta agli Alberoni, un'altra in quello di Santa Maria del Mare dal lato opposto dl canale portuale di Malamocco.
Il ferry in avaria è riuscito a completare solo una corsa imbarcando appena i passeggeri degli autobus, poi si è dovuto ormeggiare e terminare il servizio. Nel frattempo Actv ha messo in linea un vaporetto foraneo per garantire almeno l'attraversamento del canale portuale ai passeggeri della linea 11, sfruttando i pontili di emergenza dei due terminal. Per tutti gli altri, a bordo degli automezzi, c'è stata un'attesa di oltre un paio d'ore, il tempo necessario a far arrivare dai cantieri di Sant'Elena il ferry boat San Marco. Ci vuole infatti un'ora e un quarto per coprire la tratta fino agli Alberoni via laguna. Dopo le 16.30 il servizio è tornato regolare.
Proteste. «È una vergogna, una situazione inammissibile per la quale ci faremo sentire nei prossimi giorni», commenta Lorenza Vianello, presidente del comitato Onlus Forti Murazzi. «Speriamo che il prefetto Cuttaia riservi le dovute attenzioni alle lettere che noi, e il presidente della Municipalità, gli abbiamo inviato giovedì. Non si può andare avanti in questo modo, e la gente è stufa dei continui disagi sulla linea 11 tra ritardi degli autobus e ferry boat che si rompono».
E il presidente della Municipalità Danny Carella rincara la dose: «Il ferry boat si è rotto di nuovo e 4 mila pellestrinotti abitano sull'isola? Allora devono arrivare altrettanti reclami all'Actv. E non solo, visto che il ferry è usato anche da chioggiotti e lidensi. Deve esserci un responsabile per quanto succede, ma in tutto questo non abbia-mo ancora sentito una parola da parte del Comune, e questo è inaccettabile. Forse a Ca' Farsetti credono che Pellestrina sia territorio comunale chioggiotto?».
Proposte. Dopo quella del presidente municipale Danny Carella, di scontare gli abbonamenti ai residenti per il prossimo mese, come avviene in altre città quando gli utenti subiscono disagi nel trasporto pubblico, sull'isola ieri c'era anche chi proponeva di cambiare nome al Pellestrina, il ferry boat sempre rotto.
Una proposta ironica, ma significativa, ritenendolo un esempio negativo per l'immagine dell'isola in cui vive. Il ferry boat in questione è uno dei mezzi più vecchi in assoluto della flotta Actv, e tra quelli che negli ultimi anni hanno subito più avarie.

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