venerdì 20 febbraio 2015

Come riqualificare le nostre isole

Una fase della storia di queste isole si è chiusa e l'obiettivo di chi rimane e si impegna per il territorio è quello di trovare soluzioni ai problemi che riguardano la comunità locale. Nell'ultimo anno il Pd di Lido e Pellestrina è stato rinnovato nella sua classe dirigente e può contare oggi su un affiatato gruppo di ventenni e trentenni che si adoperano per cercare di fare politica. In un contesto difficile: non ci sfuggono le responsabilità del nostro partito. Prendiamo a prestito le parole di Renzo Piano: il territorio e la nostra comunità - e sottolineiamo "nostra" - necessitano di essere "rammendati". E di rilanciarne le potenzialità. Noi riteniamo che uno dei punti di partenza possa essere il recupero e il buon uso dei fronti d'acqua come strumento propulsore di una nuova mobilità e di rilancio economico e culturale, per definire un sistema articolato che permetta la piena fruizione del territorio e delle molte potenzialità inespresse, a beneficio di residenti e turisti. L'aspetto rilevante legato alla riqualificazione dei fronti d'acqua è la possibilità di elaborare una programmazione unitaria comprendente tutti quegli interventi a zero cubatura aggiuntiva in grado di condurre alla fruizione di un sistema globale di viabilità pedonale e ciclabile che metta in relazione tutte le risorse paesaggistiche, ambientali e culturali che si trovano in prossimità dei bordi d'acqua. Pensiamo alle opportunità di garantire un accesso all'interno del demanio militare, tra il ridotto austriaco e la ex caserma Pepe, attraverso il quale si possa raggiungere la bocca di porto costeggiando il perimetro della pista dell'aeroporto Nicelli. Pensiamo, ad esempio, a liberare la vista del mare da parte dei gestori delle spiagge e a potenziare la balneazione alternativa sul murazzo, anche attraverso la possibilità di inserire servizi di ristoro - dei chioschi -, e servizi di balneazione, attraverso convenzioni con privati che paghino canone a copertura della manutenzione del verde e dell'illuminazione pubblica. Potremmo recuperare gli stabilimenti abbandonati e le zone demaniali marittime in disuso, rendendo visibili e/o accessibili i reperti di archeologia militare. Il legislatore ci dà una mano con il "Decreto sblocca Italia" - Decreto legge 12 settembre 2014 n. 133 -, dove si possono trovare rilevanti norme proprio in materia di valorizzazione dei beni demaniali, se il Comune è in grado presentare un proprio progetto di recupero dell'immobile. Tuttavia, il perseguimento di questo obiettivo richiede una prospettiva articolata su una scala temporale di medio e lungo periodo. E soprattutto condivisa. La domanda a cui deve rispondere chi fa politica in questo territorio è: come si tengono assieme la definizione di una strategia di lungo termine di sviluppo del territorio e il diffuso desiderio di associazioni e categorie di contribuirvi? Come unire il capitale sociale di cui è ricco il territorio e l'unicità urbana e ambientale di Lido e Pellestrina? L'impegno di chi governerà la prossima Municipalità deve essere quello di praticare progettazione e partecipazione per giungere alla definizione di un masterplan per la riqualificazione dei fronti d'acqua. Questo può rappresentare un buon punto di partenza per elaborare una proposta complessiva che consideri gli aspetti della viabilità, ma anche la possibilità di pianificare il recupero dei manufatti storici e la realizzazione di strutture leggere per i servizi alla balneazione diffusa. 
Marco Michieli Segretario Pd Lido e Pellestrina Danny Carella Consigliere Pd Municipalità di Lido e Pellestrina Nicolò Reither Architetto iscritto al Pd

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