mercoledì 12 novembre 2014

Proteste per i battelli “anticipati”

La rabbia dei pendolari lasciati a terra ai pontili e l’insufficienza delle linee 


Sale la rabbia al Lido, Cavallino-Treporti e Pellestrina per la mancanza di controlli sugli orari “effettivi” delle linee di navigazione per la terraferma. Si tratta delle linee più importanti per tutti i pendolari, lavoratori e studenti costretti ogni giorno a raggiungere piazzale Roma, che fanno capo al servizio “Giracittà” di Actv. Da sempre si tratta di orari abbastanza alla mano, i cui problemi si erano acuiti con la rivoluzione apportata in primavera da Actv e che aveva scatenato proteste tali da costringere l’azienda a soprassedere e tornare al vecchio sistema. Ora però molti utenti segnalano il “vizio” di molti equipaggi dell’azienda di trasporto, di anticipare le partenze. «Basta avere la sfortuna di incappare nelle corse di un equipaggio che si avvicina a fine turno», spiega Donatella Silvestri, «per non riuscire a prendere il battello, che parte anche tre minuti prima del previsto, lasciando a terra tutti i pendolari arrivati con le coincidenze dei bus».
L’ultimo episodio è avvenuto ieri quando la corsa della linea 6 delle 11.02 è partita in forte anticipo, addirittura prima della corsa della linea 5.2 per l’ospedale, lasciando a terra una ventina di pendolari visibilmente infuriati.
«Una cosa che fa male perché dopo la gente se la prende con noi», dicono alcuni piloti Actv, «può capitare che un equipaggio a fine turno voglia assicurarsi di riuscire a prendere la corsa del bus extraurbano della linea 80 in partenza da piazzale Roma e diretto a Sottomarina, ma certi episodi fanno solo male all’intera azienda, lavoratori compresi».
Il tutto senza contare che l’estuario (Lido, Pellestrina e Cavallino-Treporti) è servito meno di altre località meno abitate, ma dove Actv fa passare le circolari delle linee 4.1 e 4.2 che non fermano al Lido, costringendo l’utenza dell’estuario a restare alla pioggia su battelli strapieni.

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