mercoledì 20 agosto 2014

«Esclusa la squadra di Brahim»

La mamma del piccolo morto a 7 anni contro il torneo dei Vianello

La giornata di festa di Ferragosto dedicata interamente ai Vianello, con il torneo di calcio in memoria di Raimondo e la presenza dei più noti Vianello dell’isola e non solo, porta con sé anche una polemica da parte di chi si è sentito, a suo dire ingiustamente, escluso dalla manifestazione. A protestare è Luciana Gavagnin, la madre del piccolo Brahim tragicamente scomparso a soli 7 anni in un incidente stradale nell’isola e al quale è intitolata una squadra di calcio composta da giocatori e ex, tutti di Pellestrina, che raccoglie fondi per beneficenza.
«Era stato chiesto alcuni mesi fa al presidente della Municipalità di Lido Pellestrina», spiega la signora Gavagnin, «e anche organizzatore del memorial dedicato a Raimondo Vianello, di poter far giocare anche la squadra di calcio formata da ex giocatori dell’isola di Pellestrina e dedicata a Brahim, ma non è stato possibile. Si ricorda Raimondo Vianello che a Pellestrina non è mai venuto e non è mai stato partecipe a nessuna manifestazione, ma ci si dimentica di un piccolo bambino che a Pellestrina ci ha vissuto anche se solo per 7 anni».
Pronta la replica del presidente Giorgio Vianello che rimanda al mittente le accuse e a sua volta contrattacca: «Non capisco perché questa polemica, se non per avere visibilità alla presenza delle telecamere. La giornata era dedicata ai Vianello, a partire da Raimondo, e non ad altro. Per esigenze dovute al poco tempo a disposizione, la partecipazione al torneo è stata limitata a tre compagini tra quelle che avevano presentato richiesta e che hanno subito garantito la loro disponibilità. La signora poteva venire a parlarne direttamente con me prima, senza protestare poi platealmente nel corso delle premiazioni e nei giorni seguenti l’evento». (ma.to.)

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