martedì 19 novembre 2013

A Pellestrina via Raimondo Vianello

Una riva intitolata al calciatore Duilio Gorin, nato in isola e giocatore di punta nel Milan degli anni Settanta. Un campiello all’attore Raimondo Vianello, anche lui con natali in laguna. Una strada al vescovo Stefano Rosada, un’altra dedicata alle merlettaie. L’isola di Pellestrina - attraverso la municipalità - si sta interrogando in questi mesi su quali toponimi suggerire all’amministrazione comunale per quelle dieci località ancora senza nome nell’isola di Pellestrina. Partendo dal progetto di revisione e recupero della toponomastica di Pellestrina, che il Servizio Ecografico e Toponomastico del Comune ha concluso in questi giorni: se a Venezia le strade prendono nome dalle attività artigiane, dai luoghi di culto e della vita cittadina, dalle famiglie dei residenti, nell’isola della laguna è fondata prevalentemente sui “detti” dei suoi abitanti, ovvero gli appellativi che servivano meglio ad identificare le famiglie accomunate da pochi cognomi (Vianello, Busetto, Zennaro, Scarpa). A guidare la ricerca per la riscrittura dello stradario di Pellestrina, i Sommarioni dei Catasti Napoleonici del 1806. Sui 127 toponimi censiti, il 17% è corretto e in buono stato, il 56 richiede interventi di manutenzione, il 20% necessita di individuare il toponimo corretto e il 7% necessita di nuove intitolazioni da definire. «E su queste ci stiamo confrondando con gli abitanti, per ricordare personaggi famosi con le radici in isola», osserva il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, «il Comune ha fatto un grande lavoro. Da parte nostra, con due studiosi che hanno avuto accesso all’archivio vescovile, stiamo inoltre portando avanti una ricerca che individui - casa per casa - le famiglie che vi abitavano». Anche qui, comunque, il problema della manutenzione è legato alla mancanza di fondi pubblici: «Chiederemo alle famiglie di contribuire per i nizioleti sulle loro abitazioni e cercheremo sponsor». (r.d.r.)

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