giovedì 30 agosto 2012

Pesca abusiva, sequestrate tre barche

Tre imbarcazioni da pesca professionali, armate con rastrelli vibranti, sono state poste sotto sequestro dai militari della sezione operativa di Chioggia del reparto aeronavale della Guardia di Finanza di Venezia per aver svolto attività di pesca abusiva. L’operazione è avvenuta l’altra notte, in laguna sud, nei pressi del canale di Porto Secco dell’isola di Pellestrina. L’unità navale delle Fiamme Gialle si trovava in servizio di pattugliamento a tutela delle risorse biologiche delle acque marine e per contrasto alla pesca abusiva nella laguna e sul litorale veneto. I finanzieri che, sulla base di movimenti sospetti notati nei giorni precedenti, si erano appostati nella zona di Porto Secco, hanno visto, ad una certa ora della notte, le tre imbarcazioni in questione, pronte per l’attività di pesca, che si aggiravano nei canali lagunari. Presumibilmente i pescatori si stavano “guardando attorno” prima di mettere in funzione gli attrezzi vibranti. Tuttavia, tenendo conto dell’ora sospetta per movimentare un’imbarcazione da pesca con quel tipo di attrezzo e riferendosi alle norme del regolamento della Provincia di Venezia, secondo le quali soffermarsi lungo corsi o specchi d’acqua con attrezzi da pesca immediatamente pronti all’uso è considerata comunque attività di pesca, i finanzieri della sezione operativa navale di Chioggia hanno fermato i tre equipaggi e provveduto al sequestro delle imbarcazioni e degli attrezzi. I responsabili delle violazioni contestate saranno segnalati agli uffici competenti della Provincia di Venezia per l’eventuale sospensione delle licenze professionali di pesca e la confisca degli attrezzi utilizzati. Diego Degan

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