sabato 28 aprile 2012

A Pellestrina temono altri pericolosi crolli dalla torre dell’acqua

Nuove proteste e preoccupazione a Pellestrina per la torre dell’acquedotto che da due mesi sta manifestando
tutta la sua fragilità strutturale. Situata a ridosso della scuola Zendrini, continuano a cadere a terra pezzi di pietra, tegole e intonaci. «Ho già fatto richiesta urgente all’assessore ai Lavori pubblici, Maggioni, affinché si possa fare qualcosa per evitare incidenti», commenta il consigliere comunale Alessandro Scarpa “Marta”, «la torre era già stata messa in sicurezza dopo il forte vento di due mesi fa, grazie all’intervento del Comune e dei vigili del fuoco, ma i pezzi continuano a cadere, e sono anche grandi. Serve il ripristino completo di alcune porzioni, questo per l’incolumità della gente e dei bambini soprattutto, che percorrono la strada sottostante per entrare e uscire da scuola ogni giorno, ma che giocano anche spesso in quell’area. L’assessore Maggioni ha dimostrato spesso la sua grande attenzione per i problemi dell’isola, e gliene siamo davvero grati. Ma su quella torre dell’acquedotto ci sono tegole, marmi e pietre che possono diventare anche letali, senza dimenticare gli scuri delle finestre che sono pericolanti e il rischio è evidente. Va sistemato tutto al più presto possibile». Due mesi fa il forte vento di bora che aveva soffiato per alcuni giorni, aveva causato i danni che ora si stanno evidenziando. I vigili del fuoco, con un intervento capillare ma anche molto pericoloso, restando sospesi sulla torre tra le raffiche di vento, erano riusciti a mettere in sicurezza il tetto. Il problema si sta però ora evidenziando anche in altre parti della torre, e i pezzi caduti di recente hanno superato anche i 30 centimetri di lunghezza. Da qui la grande preoccupazione delle famigli degli alunni.(s.b.)

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