mercoledì 14 marzo 2012

Villette a Ca’ Roman, cresce il fronte del no

«Impatto eccessivo» e c’è chi teme una darsena

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É battaglia sulle "villette" di Ca’ Roman. Un piano di recupero di iniziativa privata che ha già ottenuto il via libera della Giunta e prevede la trasformazione dell’ex colonia delle canossiane, in abbandono, in un villaggio per turisti, con una quarantina di villette, per un’ottantina di appartamenti, sparse per tutta l’area, a stretto contatto con l’oasi gestita dalla Lipu. Una rovina, a detta degli ambientalisti, che hanno stilato pagine e pagine di osservazioni sull’impatto di questo intervento su un ambiente naturale di particolare pregio. Ma ora il fronte dei contrari al progetto si sta allargando anche tra i consiglieri comunali. Un gruppo ha chiesto di dibatterne in consiglio comunale. E il primo passo, ieri, è stata la presentazione in commissione del piano da parte dei progettisti, guidati dall’architetto Giovanna Mar.
      L’assessore all’urbanistica, Ezio Micelli, ha messo in chiaro che il piano di fatto è già approvato dalla Giunta e, in base alle nuove norme, il Consiglio comunale non ha più competenze: «Non è una variante, ma un piano attuativo e come tale spetta alla Giunta». Interpretazione contestata dagli ambientalisti. E anche da molti consiglieri, intenzionati a dar battaglia. Sotto accusa, in particolare, la destinazione dell’area sud del complesso, un tempo adibita ad orti, oggi riconquistata dalla vegetazione. Il piano prevede di distribuire le sue villette anche in quest’area, che alcune tavole del Prg tutelavano a verde. Quelle tavole, però, sono state "declassate" a "riferimento interpretativo" e alla fine l’urbanistica del Comune ha consentito di usare anche quest’area «in modo da ridurre la densità edilizia». L’architetto Mar ha poi descritto il futuro villaggio come una struttura che si perderà nel verde, con villette ispirate ai casoni, tutte di legno, vetro e metallo, mentre un percorso ciclabile consentirà di girarci intorno.
      Ma le critiche sono piovute pesanti: Lastrucci (Idv) ha parlato di un «intervento eccessivo»; Scarpa Marta (Impegno) di un progetto che «non porterà benefici all’isola»; per Giusto (Lega) snaturerà Pellestrina; Funari (gruppo misto) ha addirittura paventato la costruzione di una darsena da un centinaio di posti in zona: «Hanno già presentato la domanda al Magistrato».

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