venerdì 9 marzo 2012

Quattrocento firme contro le villette di Ca’ Roman

Sono già 400 le firme raccolte tra la popolazione di Pellestrina, per chiedere la rivisitazione e il ridimensionamento del progetto, già approvato con delibera di Giunta un paio di mesi fa, che prevede la costruzione di 41 villette a due piani, 82 appartamenti, ad uso turistico a Ca’ Roman, nell'ex colonia delle suore canossiane. Un progetto molto contestato in isola, perchè sarà realizzato in una zona assai amata dai residenti, ma soprattutto perchè tale progetto, ne sono convinti tutti, proposto da una cordata di imprenditori padovani, non porterà nessun utile all'isola. «Un progetto barbaro» commenta R.Z., 50 enne «che va a snaturale uno degli angoli più belli e naturali della nostra isola. Sembre impossibile» continua «ma quando chiediamo qualcosa noi, anche piccole cose, per vivere dignitosamente, c'è sempre qualche impedimento. Arrivano gli imprenditori, e il Comune dice sì, senza esitazione». «È un discorso complesso» chiosa Alessandro Scarpa, consigliere comunale isolano «ben vengano il recupero, la risistemazione di una zona che fino a qualche anno fa, quando c'erano le suore era un gioiellino. Ma quello che mi lascia perplesso, è il fatto che, tale operazione comunque, non porterà nessun sviluppo per l'isola. Da anni parliamo della necessità che Pellestrina sia coinvolta in un progetto di rilancio, che non è assolutamente questo. E poi - conclude - si vanno a toccare zone da sempre libere, e che gli isolani non potranno più frequentare». Il progetto infatti vede uno sconfinamento nell'area libera verso sud, di alcune costruzioni, e la realizzazione di un pontile, per l'imbarco e lo sbarco, ad uso privato, che verrebbe realizzato sempre in una zona libera, e confinante con un'area Sic.
      Annalisa Busetto

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