mercoledì 14 marzo 2012

Grandi Navi e Porto L’Udc sta con Costa

633-1.jpg L’Udc scende in campo in difesa delle grandi navi. Per il partito, Venezia deve difendere la presenza della crocieristica, con il suo indotto, alla Marittima. E immagina, anzi, un ulteriore sviluppo di questo settore con la creazione del nuovo terminal di Santa Maria del Mare, a Pellestrina, da dedicare alle navi di prossima generazione, «complementare» a quello attuale. Sta tutto scritto in un documento della segreteria comunale del partito, che di certo farà discutere. Ieri è stata presentato dal segretario comunale dell’Udc, Michele Scibelli, con quelli delle sezioni del Lido, Cristina Toso, e Pellestrina, Vincenzo Vianello, il consigliere comunale Simone Venturini e l’assessore Ugo Bergamo. Assente, non a caso, l’altro consigliere comunale, Ennio Fortuna, esponente di spicco del partito, ma che sulle grandi navi in laguna ha, come noto, una posizione molto critica.
      «Siamo molto preoccupati per le tante persone che lavorano di porto e vogliamo scongiurare che si trovino soluzioni al di fuori del Comune di Venezia - ha esordito il segretario Scibelli - Prendiamo atto del decreto ministeriale che vieta il transito in bacino di San Marco, quando le autorità marittime avranno individuato delle vie alternative. Noi non abbiamo posizioni scientifiche a riguardo, ma da politici diciamo che bisogna accelerare sulle soluzioni». «Siamo i primi a prendere una posizione politica su un tema tanto delicato senza imbarazzi - ha rivendicato Bergamo - La Marittima deve continuare a svolgere il ruolo di stazione crocieristica. Non vogliamo perdere il ruolo di home port (quello da cui partono le crociere, ndr.). E Santa Maria del Mare potrà diventare un terminal complementare per quelle nuove navi, ancora più grandi, che non potranno entrare in laguna. Ovviamente andranno fatte le necessarie analisi ambientali e di mobilità». Nel documento si immagina anche la realizzazione di un tunnel di collegamento automobilistico tra Alberoni e Santa Maria del Mare. «Andrà fatto ogni sforzo perché questo nuovo terminal diventi un volano di sviluppo economico per Pellestrina - ha continuato Bergamo - invece di mandare queste nuove navi a Ravenna, Trieste o Dogaletto di Mira...». Sull’impatto ambientale che tanto preoccupa i comitati, Bergamo ha citato i lavori del Porto per elettrificare parte delle banchine. Quanto alle masse che il doppio terminal scaricherebbe sulla città, per l’Udc è un problema che si risolve con una buona organizzazione dei flussi. «Non possiamo rinunciare alla crocieristica in base a spinte emotive - ha continuato Bergamo -. La posta in gioco è un’economia cittadina già in difficoltà». Fin qui la posizione dell’Ulc: «Non abbiamo affrontato il problema né in Giunta né in maggioranza» ha concluso l’assessore.

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