domenica 19 febbraio 2012

Produzione di vongole a rischio dopo i danni delle mareggiate

Danni ai vivai. A rischio la produzione del prossimo anno. Anche a Pellestrina, come a Chioggia, la miticoltura è stata messa in ginocchio dalle forti mareggiate, con raffiche di bora, dei giorni scorsi. Difficile risalire ai danni. Dopo il blocco della pesca dei «caparossoli», molti del comparto si sono riconvertiti in miticoltori; una pratica di pesca che comunque non era mai stata definitivamente abbandonata, e che era molto fiorente in isola negli anni 70-80.
      Oggi, quasi tutti i proprietari di un vivaio, hanno formato piccole cooperative, che non dipendono dalle cooperative storiche dell'isola: quella della «piccola pesca - pellestrina» e di S.Pietro in Volta, e che non sono nemmeno consorziate. Comunque, anche se non esiste un portavoce ufficiale della situazione, i singoli sentiti, lamentano comunque molti danni. L.V. parla di una perdita generale del prodotto, approssimativamente intorno al 50%. «Un conto a spanne» afferma «basato soprattutto sull'evidenza. Nel mio vivaio, ho perso due filari completi, ed un galleggiante, con un danno stimato del 30%. Ma non sappiamo le condizioni delle reste sotto terra. Quella sarà una sorpresa». Nella stessa situazione, se non peggio, anche gli altri. «Molti filari sono scrollati» afferma D.B. «senza cozze attaccate. Erano parecchi anni che non si vedevano venti del genere e per un periodo così prolungato».
      I vivai più danneggiati comunque, sono i sei «bersagliati» dalla nave in deriva col forte vento di quindici giorni fa. Tutti posizionati nella stessa zona. Uno in particolare, ha subito i danni più pesanti: il 90% del prodotto completamente distrutto. Anni di lavoro e soldi investiti, buttati, ironicamente, al vento.
      Annalisa Busetto

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