mercoledì 19 ottobre 2011

Due procedimenti in Tribunale

Sono ormai numerosi i procedimenti penale per la famiglia De Poli. C’è quello per la morte di un operaio nel cantiere di Pellestrina: il dipendente di una ditta che lavorava in subappalto, un rumeno di 52 anni, precipitò nel bacino di carernaggio del cantiere, sfracellandosi. Proprio i tre anziani fratelli, Davino, Giancarlo e Giovanni hanno scelto di patteggiare la pena (dieci mesi e 20 giorni di reclusione ciascuno), mentre Chiara De Poli attende ancora il processo, visto che ha scelto il rinvio a giudizio. Ancora in corso e in attesa delle conclusioni di una perizia tecnica , invece, è l’altro processo per truffa aggravata. Stando alle accuse, Giovanni, Davino e Chiara De Poli, in concorso con alcuni funzionari del Registro navale italiano, avrebbero ottenuto tre milioni di euro di finanziamenti per costruire due chimichiere, rispettando norme e regole di sicurezza tali da scongiurare qualunque tipo di inquinamento, invece vararono due gasiere. Tra l’altro le due navi sarebbero state costruire per la ditta olandese che fa capo ai De Poli.

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