venerdì 17 dicembre 2010

Aggredisce cameriera e agenti

Si era introdotto, in qualche modo, in un appartamento che non gli apparteneva e, quando ha visto arrivare la donna, incaricata di controllare e fare le pulizie in quella che doveva essere una casa vuota, l’ha presa a spintoni. Poi, però, ha ripetuto la stessa performance con polizia e carabinieri e la sua bravata gli è costata l’arresto. A.G., 46enne di origine siciliana e formalmente residente nella località di Pellestrina, è ben conosciuto dalla forze dell’ordine. L’uomo «vanta» nel suo curriculum molteplici reati e condanne in materia di stupefacenti, delitti contro la famiglia, contro il patrimonio contro la pubblica amministrazione e contro la persona. Inoltre, nei suoi confronti, il questore di Venezia, quasi esattamente un anno fa, aveva emesso un divieto di permanenza nel comune di Chioggia, proprio a causa delle continue violazioni di legge che metteva in atto. Provvedimento che era stato più volte disatteso, proprio come nel caso in questione. Lunedì sera si trovava, quindi, per l’ennesima volta, dove non doveva essere e ha reagiuto violentemente all’arrivo della donna. Questa ha chiamato polizia e carabinieri che sono giunti simultaneamente e hanno cercato di capire cosa stesse succedendo. Dapprima hanno visto che sulle scale interne che portano all’appartamento erano depositati, in grande disordine, masserizie ed arredi, come sedie, cassetti di mobili e suppellettili varie. Tutti oggetti, presumibilmente, provenienti dall’appartamento. Appena poliziotti e carabinieri hanno bussato alla porta l’uomo ha immediatamente aperto e, senza dire nulla, si è scagliato con violenza contro di loro. Pugni, calci, spintoni: ha usato tutte le sue forze, ferendo un carabiniere e un poliziotto (dieci giorni ciascuno la prognosi del pronto soccorso) fino a quando sono riusciti a immobilizzarlo. Poi è stato condotto in commissariato per l’identificazione formale e la contestazione delle accuse, comprese le lesioni ai danni della donna (dieci giorni di prognosi anche per lei), la resistenza e le lesioni a pubblico ufficiale e altri reati minori. Nella direttissima, che si è svolta in tribuale a Chioggia, è stato condannato a 10 mesi di reclusione, con la misura cautelare della detenzione in carcere. (d.deg.)

Nessun commento:

Posta un commento