mercoledì 27 ottobre 2010

Investito da un ubriaco a 100 all’ora

Le conclusioni del Pm sull’incidente in cui morì il piccolo Brahim, travolto insieme alla mamma
Il magistrato ha chiesto il rinvio a giudizio per il 23enne al volante di una Fiesta

Avrebbe corso ad una velocità di circa 100 chilometri all’ora, lungo la
strada dei Murazzi, la via principale di Pellestrina dove il limite è di
50 orari, la Ford Fiesta che lo scorso 15 aprile, ha investito e ucciso
il piccolo Brahim Nesib, di 8 anni, e procurato gravi lesioni alla
mamma, Luciana Gavagnin. Lo scrive il pubblico ministero Emma Rizzato
nella richiesta di rinvio a giudizio di F.S., il giovane di 23 anni che
era al volante dell’auto. L’udienza preliminare è stata fissata per il
prossimo 18 marzo davanti al gup Antonio Liguori, che dovrà decidere se
rinviare a giudizio il giovane. L’automobilista è difeso dall’avvocato
Federico Guerriero, mentre i prossimi congiunti del bimbo deceduto sono
assistiti dall’avvocato Augusto Palese.

      Il pubblico ministero
sottolinea che l’auto percorreva la strada al doppio della velocità
consentita e perciò ha chiesto il rinvio a giudizio di F.S. che dovrà
rispondere del reato di omicidio colposo, con l’aggravante della guida
in stato di ebbrezza. Come si ricorderà, l'auto era diretta verso Santa
Maria del Mare, quando, giunta circa all’altezza dei cantieri navali De
Poli, ha perso il controllo investendo due biciclette che viaggiavano
nella sua stessa direzione di marcia: mamma e figlioletto che erano
usciti a fare la spesa e stavano per rincasare. La Ford Fiesta li ha
centrati entrambi. In conseguenza all’urto tremendo, sono stati sbalzati
dal sellino finendo a terra violentemente. Brahim morì poche ore più
tardi in ospedale.

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