giovedì 7 ottobre 2010

«Actv assuma gli ex De Poli»

L’azienda di trasporto ha deciso di rilanciare una nuova offerta per il complesso
 

Cantieri De Poli, il Consiglio di amministrazione di Actv ha

deciso,
nella seduta di martedì scorso, di rilanciare una nuova offerta per
l'acquisizione dell'intero complesso, mentre è atteso per oggi il
pronunciamento del Tribunale di Venezia sul ricorso avanzato
dall'azienda stessa in merito alle modalità di cessione degli impianti e
delle aree che costituiscono il patrimonio della De Poli.

      Sul
fronte sindacale, intanto, Fiom Cgil ricorda che a dicembre scade la
cassa integrazione per i lavoratori dei cantieri con il rischio del
licenziamento alle porte, e auspica che sia proprio Actv ad acquisire il
complesso: «Ciò consentirebbe di dare risposte occupazionali ai
lavoratori ora in cassa integrazione, e contemporaneamente riavviare
l'attività industriale del cantiere e rivitalizzare un tessuto economico
e sociale importante per tutta l'isola di Pellestrina», dice la nota
sindacale.

      L'azienda del trasporto pubblico locale si dice
quindi pronta a rilevare i cantieri e ad avviare con il commissario
giudiziale una trattativa che conduca in porto l'obiettivo.

      La
stima economica dell'intero complesso si aggira intorno ai venti
milioni di euro, ma la cifra che Actv intende proporre sarebbe più
bassa.

      Come più bassa era stata l’offerta di Actv per il
bacino galleggiante, aggiudicato provvisoriamente ma che potrebbe essere
messo in discussione perchè risulterebbe pervenuta una seconda offerta
economicamente più importante.

      L'appello del sindacato insiste
intanto sulla condizione dei lavoratori e sul loro futuro: «Auspichiamo
- conclude il commento - che le decisioni che saranno prese sul
cantiere navale tengano in debito conto anche la gravità della
situazione sociale determinata dalla crisi, per noi niente affatto
secondaria, e quindi, pur comprendendo e rispettando gli ambiti di
riferimento della procedura e del tribunale, sia data la dovuta
attenzione anche alla possibilità di dare un futuro produttivo e
occupazionale al cantiere di Pellestrina».

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