sabato 18 settembre 2010

«Pesca notturna senza controllo»

I pescatori ospiti del circolo del Pd per fornire proposte

I pescatori dovranno formulare le loro proposte alla Provincia sul
futuro del settore. E sconcertati, l’altra sera, hanno partecipato alla
riunione del circolo del Pd a Pellestrina invitati per fare il punto
della situazione sull’argomento: «Da febbraio a settembre - hanno detto -
non è stato fatto nulla, il Magistrato alle Acque non ha ancora
concesso le nuove aree per la semina e l’allevamento delle vongole, che
deve avvenire entro ottobre, mentre la presidente della Provincia
Zaccariotto nell’ultima riunione ci ha detto di essere intenzionata a
mantenere in vita il Gral, attualmente commissariato e in mano ai
liquidatori». Ma questo presuppone che prima i pescatori versino per
intero quanto dovuto alla Provincia, perchè devono essere incassati i
crediti. «Ma per quale servizio?» si chiedono i pescatori, che nel
frattempo vorrebbero tornare a pescare, dopo il fermo volontario che
pare non abbia prodotto grandi risultati. E teoricamente potrebbero
farlo indisturbati, non solo in aree non ancora date in concessione, ma
soprattutto in quelle proibite perchè considerate non sicure. «I
presidi notturni della Polizia provinciale sono stati aboliti - ha
commentato il consigliere provinciale Pd Serena Ragno - e la pesca in
zone inquinate avviene per lo più con l’oscurità. Come se la Provincia
volesse dire: cari pescatori, visto che non abbiamo fatto nulla pescate
pure di frodo tanto non vi controlliamo. Basti pensare che i risultati
della Polizia provinciale parlano di 3 sequestri di vongole in tutta
l’estate. In compenso la Polizia provinciale viene impiegata a
sequestrare aquiloni, girandole e cocco sulle spiagge, oppure a bloccare
i parcheggi selvaggi davanti alle scuole all’uscita degli studenti,
distogliendola dai compiti per i quali è professionalmente preparata».

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