domenica 25 luglio 2010

Cinque milioni di danni

Una cinquantina le case danneggiate a Pellestrina. Iniziate le prime verifiche


Pellestrina il giorno dopo. L'alba del sabato ha dato l'esatta
percezione del disastro
 
provocato dal tornado abbattutosi venerdì
intorno alle 18 sull'isola. Venti 

minuti di pioggia torrenziale e vento
impressionante, che ha messo in ginocchio Pellestrina, e l'ha ridotta ad
un campo di battaglia. Una cinquantina le case seriamente danneggiate, a
cui si aggiungono la chiesa di Ognissanti, il Palasport di Portosecco,
capannoni, alberi, barche. Tanto che il sindaco di Venezia, Giorgio
Orsoni, dopo un sopralluogo effettuato nell'isola venerdì sera, dopo
poche ore dal disastro, ha deciso di chiedere lo stato di calamità
naturale per gli ingenti danni che ha


subito l'isola veneziana.
«L’evento – ha detto il sindaco - ha lasciato l’isola in condizioni
davvero difficili per gli abitanti, e la situazione mi preoccupa molto.
Pessime sono le condizioni di tantissime abitazioni ed ingenti sono i
danni alle strutture pubbliche. La protezione civile sta facendo il
possibile ma di fronte alla vastità dell’evento sarà difficile
ritornare presto alla normalità. Da una prima stima i danni causati alle
strutture civili ammonterebbero a circa cinque milioni di euro. Ci sono
poi quelle pubbliche sulle quali si sta facendo ancora una stima. Ho
comunicato al presidente Zaia che chiederemo lo stato di 

calamità».
     
Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, esprime vicinanza alle
località della regione colpite dal maltempo. «Ho già parlato con alcuni
dei sindaci delle località che hanno subito i danni maggiori - fa sapere
- in particolare con il sindaco di Venezia per Pellestrina. Con i
sindaci degli altri comuni dove il maltempo di ieri ha provocato danni,
stiamo definendo la richiesta della dichiarazione dello stato di
calamità naturale. Faremo tutto quanto in nostro potere per arrivare al
più presto al ripristino degli edifici pubblici e al rimborso dei danni
subiti».

      Intanto nell'isola la mattinata di ieri è stata
oggetto di incontri e verifiche per il coordinamento sugli interventi
immediati e necessari. Con il presidente di Municipalità Giorgio
Vianello, l'assessore ai lavori pubblici Alessandro Maggioni e
l’ingegner Manuel Cattani, oltre ad un gruppo di polizia municipale e
vigili del fuoco, quest'ultimi coordinati dal responsabile Muneretto.

     
L'isola è state così completamente divisa in zone, sei per l'esattezza,
presidiate tutte da vigili del fuoco e protezione civile, che
interverranno su situazioni di necessità e verificheranno gli effettivi
danni subiti. Nel pomeriggio di ieri, dalle 13.30 alle 19, e per tutta
la giornata di oggi, dalle 8 alle 18, la sede municipale dell'isola
resterà aperta, per permettere a coloro che hanno subito danni con il
maltempo, di qualunque tipo, di presentare una richiesta per, si spera,
un eventuale risarcimento. Il tutto dovrà essere illustrato con
documentazione fotografica e relazione tecnica.


Nessun commento:

Posta un commento