sabato 26 giugno 2010

Travolse Brahim, era ubriaco

Chiuse le indagini preliminari sulla morte del bambino in bici
È stato accertato che il tasso alcolico del conducente era superiore al
consentito


Guidava in stato di ebbrezza il conducente dell'auto che il 16 aprile
scorso ha travolto il piccolo Brahim Nesib, mentre era in bicicletta a
Pellestrina, provocandone la morte. Trovano così conferma, anche dalla
chiusura delle indagini preliminari coordinate dal pubblico ministero
Emma Rizzato, le indiscrezioni e le voci che si erano tristemente
susseguite subito dopo l'incidente stradale, costato la vita al bimbo di
7 anni, della scorsa primavera in isola. Il conducente è indagato per
omicidio colposo, ma anche con l'aggravante della guida in stato di
ebbrezza. Lo ha accertato il controllo del tasso alcolico nel sangue,
effettuato all'ospedale di Chioggia, su disposizione dei carabinieri, e
poi inviato al laboratorio di Chioggia per le analisi. La presenza di
alcol nel sangue era superiore alla soglia di 0,50 prevista dal codice
della strada per chi è al volante.

      Il bimbo stava pedalando con
la sua bicicletta per rientrare a casa dopo essere andato al
supermercato a fare la spesa con la mamma, anche lei in bicicletta,
quando è stato travolto dall'auto. Inutile purtroppo la corsa, in
elicottero, all'ospedale di Padova, dove in bimbo morì poche ore dopo
per le lesioni gravissime riportate. Anche l'associazione «Familiari
Vittime della Strada», coordinata da Pierina Guerra, si è mobilitata per
chiedere che venga fatta chiarezza e siano punite con rigore,eventuali
responsabilità. I familiari del bimbo sono assistiti dall'avvocato
Augusto Palese e hanno depositato una loro memoria.

      Ieri
pomeriggio, intanto, sopralluogo a Pellestrina del presidente della
Municipalità, Giorgio Vianello, con l'assessore comunale Ugo Bergamo, il
consigliere comunale Alessandro Scarpa e i tecnici, per la
realizzazione di una pista ciclabile protetta.

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