venerdì 11 giugno 2010

Arenile di Pellestrina, sette chilometri di rifiuti

Mercoledì 9 Giugno 2010
Il mare porta tonnellate di tronchi, plastica, boe e anche
elettrodomestici: c’è bisogno di una bonifica


Se al Lido le spiagge sono invase di rifiuti, che dire di Pellestrina?
Sette chilometri di arenile completamente libero, quindi sette
chilometri di immondenzaio. Si, perché se al Lido capita qualche volta
che durante le mareggiate arrivi qualcosa, a Pellestrina è un continuo.
Tonnellate di tronchi, plastica, boe, elettrodomestici; il mare porta di
tutto, e forse l'essere umano contribuisce a completare l'opera. Di
vero c'è comunque che la spiaggia dell'isola è abbandonata, non vi è
nessuna cura, se non la pulizia manuale estiva, che l'anno scorso è
iniziata a fine luglio, in piena stagione balneare. È vero che l'isola
non ha spiagge e stabilimenti privati, visto che il Piano degli Arenili
per quest'anno non decollerà, ma è pur vero che è fruita da 4.000
persone, che raggiungono le 6.000 durante la stagione estiva. Nata come
opera di difesa, circa 15 anni fa, fino al 2008 era gestita dal
Consorzio Venezia Nuova e dal Magistrato alle Acque, che ogni estate,
oltre a far effettuare la pulizia, manuale, e l'ultimo anno meccanica,
provvedeva pure alla realizzazione di camminamenti e percorsi. Per gli
isolani, il fatto che sia passata al Comune, non ha portato alcun
beneficio. La spiaggia sta sparendo, e nessuno invoca la necessità di un
ripascimento, e vi è il bisogno assoluto di una bonifica ambientale.
Dopo l'appello sul
Gazzettino, mezzo mondo si è mobilitato per
effettuare la pulizia di quel poco di spiaggiato che né arrivato
domenica notte al Lido. Speriamo accada la stessa cosa per Pellestrina.

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