sabato 17 aprile 2010

«Servirebbe un’educazione stradale»


(a.b.) Nel giorno del dolore, sale pure l'indignazione sul perché si può
morire in un incidente a Pellestrina; in un'isola lunga poco più di 7
km, con due strade in cui si sono contate tre vittime in meno di due
anni. Sotto accusa lo scarso rispetto delle regole di automobilisti ma
anche da parte dei ciclisti e dei pedoni. La strada dei murazzi è un
rettilineo, che invita a correre, ma ciò che fa infuriare la popolazione
sono gli scarsi controlli. «Gli unici che fanno qualche posto di blocco
sono i carabinieri». «In isola, per quanto riguarda la circolazione»
afferma un residente «vige l'anarchia. Tanto di cappello ai carabinieri
che ci sono e si vedono, ma noi isolani, che adesso puntiamo dita contro
tutti, siamo i primi ad essere insofferenti. Basta guardare quante
macchine ci sono in isola e quante si muovono per brevissimi tratti.
Stesso discorso per pedoni, che fanno footing in mezzo alla strada.
Servirebbe una seria educazione stradale»

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