sabato 24 aprile 2010

Doppio funerale (cattolico e islamico) per il bimbo travolto


Per lui pregheranno i cattolici e anche i musulmani. Ognuno oggi, a
Padova e a
Pellestrina, si rivolgerà al
proprio dio per quel bambino strappato alla vita da un incidente
stradale. Il piccolo Brahin Nasib, travolto da un’auto la scorsa
settimana, avrà un funerale con doppio rito, prima quello musulmano e
poi quello cattolico. E secondo il padre, alla base di questa scelta c’è
la decisione di un giudice.

      Questa mattina alle 8 il primo
addio nell'obitorio del Policlinico di Padova, con rito musulmano, come
richiesto dal padre. Poi la bara partirà verso Venezia per arrivare a
Pellestrina, nella chiesa della frazione di
Portosecco, dove il parroco officerà la messa funebre con rito
cattolico. Tutta l’isola (meno di cinquemila anime) si fermerà in segno
di lutto e rivivrà il dramma dello scorso 15 aprile, quando alle 19.30
un'auto guidata da un ragazzo di 23 anni, residente in isola, ha
travolto mamma e figlio che pedalavano in bicicletta al ritorno dal
supermercato. Poi il volo in elicottero all'ospedale di Padova, ma il
bimbo è morto poche ore dopo.

      Ieri, intanto, per la prima volta
parla Habib Nasib, 34 anni, padre del bambino, dal 2008 separato dalla
moglie. «Non sono affatto sparito - racconta l'uomo - Brahim è mio
figlio e lo seguirò fino all'ultimo passo terreno». È stato lui a
chiedere il rito musulmano. «Ho rispetto della religione di tutti -
riprende il padre - quindi allo stesso tempo voglio che sia rispettata
anche la mia. Non ci sarà tempo di portarlo alla preghiera in moschea,
la faremo con il rito musulmano in ospedale. Ho chiesto il minimo, e c'è
anche un ordine del giudice che mi dice che si deve fare questo».

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