lunedì 22 marzo 2010

È sempre più a rischio il medico del distretto

È l’unico presidio sanitario presente nell’isola per circa cinquemila
residenti


A rischio il medico del distretto a Pellestrina. Una normativa vorrebbe
togliere il medico di medicina dei servizi, da tutte le località con
determinate caratteristiche, nelle quali rientrerebbe anche Pellestrina.
La disposizione, inizialmente doveva entrare in vigore già dal primo
aprile, ma intanto è stata ottenuta una proroga per il mantenimento fino
a fine aprile. Poi, passata anche la tornata elettorale, si vedrà. La
notizia, di una possibile abolizione di questa figura, è trapelata da
ambienti medici sia al Lido che a Pellestrina, dagli stessi operatori
del servizio, ed aveva già messo in allarme i residenti. Un segnale
positivo è però arrivato da questa proroga, ma ora naturalmente si punta
ad avere una conferma definitiva. A Pellestrina, infatti, il medico di
medicina dei servizi, presente nella sede della sede distretto, durante i
giorni feriali, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20, è l’unico
presidio sanitario presente in isola (per circa cinquemila residenti) e,
per necessità svolge anche funzioni di piccolo pronto soccorso, per i
“codici bianchi”o le prestazioni non urgenti. Nella riorganizzazione,
per il momento “congelata”, salterebbe il medico di medicina dei servizi
in orario diurno (appunto 8-20) mentre rimarrebbero l’assistenza medica
notturno e la guardia medica il sabato e domenica. Veste i panni del
“pompiere”, il direttore di distretto Danilo Corrà, rintracciato
all’estero durante alcuni giorni di vacanza. “Nessuna riduzione prevista
per Pellestrina – dice Corrà – tutto proseguirà come prima. I residenti
stiano tranquilli avranno sempre l’assistenza sanitaria di cui hanno
bisogno. Non c’è nessun cambiamento”. A Pellestrina, però, si domandano
fino a quando.

      Lorenzo Mayer

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