venerdì 15 gennaio 2010

Provincia e pescatori. É braccio di ferro

Zaccariotto: «Le ditte di Rovigo hanno una sede a Chioggia»

Ca’ Corner cerca di smorzare i toni, ma i pescatori di Chioggia e
Pellestrina non ci stanno. Di certo le posizioni - nonostante tutto -
sembrano abbastanza distanti. Di mezzo ci sono le dimissioni del
direttore del Gral, acronimo di "Gestioni risorse alieutiche lagunari",
Erminio Di Nora presentate non in questi giorni, ma oltre una decina di
giorni fa per "motivi di salute" a Francesca Zaccariotto. La presidente
- fanno sapere i bene informati - si è ancora riservata di accoglierle
o meno.

      Ma al di là del futuro di Di Nora e del Gral e alle
critiche dei pescatori di Chioggia e di Pellestrina che avevano
attaccato nei giorni scorsi lo stesso Di Nora, "reo" di aver assegnato
alcune aree di coltivazione dei molluschi in laguna a due ditte di
Rosolina (Ro), di cui in una delle quali era anche consulente, la
Provincia ha pensato bene di passare al contrattacco. «Nessuna
concessione - ha tagliato corto Zaccariotto - è stata rilasciata a
cooperative estranee al territorio della provincia di Venezia. Entrambe
le ditte hanno una sede legale a Chioggia come risulta da una visura
camerale. Le concessioni sono state assegnate con un tavolo aperto,
senza che nessuna cooperativa avesse qualcosa da eccepire, risultano
quindi infondate eventuali proteste. In un momento così difficile per
le attività produttive del nostro territorio sarebbe opportuno
armonizzare e verificare ogni istanza». Insomma, bocce ferme e
volemose bene.
Ma qualche "problemino" comunque ci deve pur essere. Più di qualche
pescatore, infatti, ha ipotizzato sulla base di questa logica, che ben
presto possa arrivare in laguna anche una cooperativa croata
"naturalizzata" italiana, con sede legale a Chioggia o a Sant’Erasmo.
Bella matassa da sbrigliare, quindi. Ma al di là del caso Di Nora, la
Provincia ha dovuto incassare un paio di "no grazie" dai pescatori
sulla distribuzione delle concessioni in laguna. Ad esempio nell’area
di Sacca Sessola su 177 ettari, solo 9 cooperative hanno accettato gli
spazi assegnati, mentre altre 13 hanno opposto un netto rifiuto.

     
E mancano ancora all’assegnazione 95 ettari a Pellestrina; 140 a
Chioggia; 88 a Sacca Sessola; 50 in Laguna Nord. «Abbiamo sempre fatto
un buon lavoro - si difende l’assessore alla Pesca, Giuseppe Canali -
Abbiamo risanato il Gral, aperto una dialogo con il Magistrato alle
Acque e avviato la distribuzione degli spazi in laguna. Abbiamo sempre
agito con trasparenza».

      Ma chi, invece, va all’attacco è l’ex
assessore Andrea Ferrazzi (Pd), ora capogruppo di minoranza: «Aver
assegnato 50 ettari di laguna a due aziende di Rosolina - denuncia - va
contro lo spirito dello Statuto, degli indirizzi della Provincia e del
Magistrato alle Acque. Tutto ciò sta determinando una pesante perdita
di credibilità di Ca’ Corner su un settore delicato per la laguna. Cosa
intende fare la presidente per restituire trasparenza e credibilità
alle scelte della Provincia?».

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