sabato 7 novembre 2009

"Pescati" i vongolari abusivi

Nella rete dei carabinieri quattro pellestrinotti bloccati a Porto S.Leonardo
Sequestrata una tonnellata di molluschi inquinati

Dicono di essere stati fortunati. Ma il saper intervenire al momento
giusto e a colpo sicuro è indice di professionalità e di fiuto
investigativo. Ed è così che i carabinieri del Nucleo natanti di
Venezia sono riusciti a vincere un’altra battaglia nella guerra che li
vede impegnati perennemente contro i pescatori di frodo

      Il
trofeo è un maxisequestro di vongole - oltre una tonnellata il peso
complessivo per un valore commerciale di diecimila euro - già sistemate
in una decina di ceste sulle due vongolare professionali bloccate in
prossimità del canale Malamocco-Marghera all’altezza di Porto San
Leonardo in comune di Mira.

      Uno specchio d’acqua interdetto
per motivi igienico-sanitari data l’alta concentrazione di sostanze
nocive come metalli pesanti e diossine pericolosissime per la salute
umana.

      A finire nella trappola degli uomini del capitano
Andrea Missio sono stati quattro pescatori di Pellestrina, con un’età
compresa fra i 41 e i 36 anni e tutti con precedenti specifici. Erano
al lavoro già da qualche ora con le gabbie metalliche - che sono
vietate - quando i militari, avvicinatisi su barche di copertura varate
appositamente per operare in laguna nel contrasto del fenomeno del
pescaggio illecito, hanno deciso di entrare in azione. Gli abusivi
hanno anche tentato di fuggire in direzione Pellestrina. Ma il
sopraggiungere della motovedetta del Radiomobile li ha fatti desistere,
decidendo quindi di seguire i mezzi dell’Arma fino al comando di San
Zaccaria.

      I quattro sono stati denunciati per danneggiamento
ambientale aggravato: sotto sequestro anche le imbarcazioni e le
attrezzature impiegate (300mila euro il valore complessivo), affidate
loro in custodia giudiziale.

      I molluschi bivalvi invece sono stati rigettati in mare perché ancora in vita.

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