venerdì 16 ottobre 2009

Tra i giovani cresce il consumo di droga


Da una parte l’aumento, tra i giovani, dell’uso di alcol, droga e
disturbi alimentari. Dall’altra, però, anche la ricerca di punti di
riferimento forti, come amicizia, famiglia. Molti dei ragazzi sono
anche iscritti ad associazioni e vanno a caccia di punti di
riferimento, mentre il mondo del social network e l’ambiente
privilegiato dove stringere amicizie.

      Questo il ritratto che
emerge dei giovani del Lido e Pellestrina, da una ricerca fatta tra gli
adolescenti dai 12 ai 18 anni. A distanza di un anno dai primi dati
presentati in commissione consiliare, l’indagine è stata completata: i
dati raccolti sono stati portarti e confrontati anche nelle scuole dove
erano stati raccolti e ulteriormente confrontati.

      Ne è uscito
un quadro finalmente definitivo, a chiusura di circa due anni di
lavoro, che verrà presentato lunedì alle 14.30 a Pellestrina, alla
scuola “Loredan”, in un incontro moderato dal dottor Vittorio De
Michele, e poi al Lido, il 28 ottobre alle 17.30 all’ex liceo
“Orseolo”, in un dibattito coordinato dal dottor Giulio Bergamasco. La
ricerca si è svolta all’interno di un progetto più ampio intitolato
“Città Sane” del Comune, che, come noto, ha l’obiettivo di promuovere e
favorire la salute e la qualità della vita dei cittadini. E’ stato
coinvolto un gruppo di lavoro voluto dalla Municipalità - coordinato
dal delegato alle politiche sociali Giannandrea Mencini in
collaborazione con la Programmazione Sanitaria del Comune - costituito
da amministratori, professionisti, tecnici del Comune e dell Ulss 12
veneziana, varie associazioni, medici di Medicina Generale aderenti al
Progetto Co.me.fa.re (Comune Medici di Famiglia in Rete).

      Il
nucleo operativo ha scelto di progettare un’indagine rivolta agli
adolescenti isolani che, attraverso la somministrazione di un
questionario ai ragazzi, prendesse in considerazione il loro stato di
salute nel senso più ampio del termine, ossia la loro condizione di
benessere psicofisico, sociale ed emotivo. Nei dati viene rilevato
anche che fuma un ragazzo su due, nonostante il 90 per cento lo reputi
dannoso, sempre il 90 per cento dei ragazzi non ha subito né è stato
protagonista di atti di bullismo, mentre il 70 per cento dei ragazzi
conosce qualcuno, ancher tra i giovanissimi coetanei, che fa uso di
sostanze stupefacenti
.

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