sabato 3 ottobre 2009

I disoccupati ci sono anche a Pellestrina


Plaudo alla sensibilità dimostrata dai consiglieri comunali Sebastiano
Bonzio di Rifondazione Comunista e Valerio Lastrucci di Italia dei
Valori-Lista Di Pietro, i quali hanno chiesto di tener conto dei
lavoratori delle fabbriche di Porto Marghera, in cassa integrazione se
non disoccupati, nell’eventuale assegnazione di nuove licenze di taxi
acquei.

      Esiste però un'altra realtà, l’Isola di Pellestrina,
non solo geograficamente lontana dal centro storico di Venezia ma direi
spesso messa in secondo piano da questa amministrazione che sta
volgendo al termine il proprio mandato, che si ritrova con seri
problemi di disoccupazione e di spopolamento.

      Spero quindi ci
si voglia ricordare degli operai dei Cantieri navali De Poli, dei
pescatori ormai disoccupati, e dei commercianti dell’isola costretti a
chiudere perché non c’è più nessun indotto, tenuto conto che i
tradizionali sbocchi occupazionali quali Actv, Veritas e gli Ospedali
ormai non assumono più. Spero tanto che qualcuno intervenga.

      Alessandro Scarpa
      consigliere Municipalità del Lido e Pellestrina

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