martedì 15 settembre 2009

Pellestrina bisogna essere più propositivi


Continuo a leggere sulla stampa articoli su Pellestrina
con dichiarazioni del Consigliere di Municipalità, Alessandro Scarpa
Marta, che dipingono l’isola come un luogo dimenticato da Dio e dagli
uomini. Io abito in terraferma da circa vent’anni; mi sono trasferita
per esigenze di vita, ma continuo, per fortuna, a trascorrere lunghi
periodi dell’anno, soprattutto in estate (tre mesi), nella mia isola.
Sinceramente non vedo questa realtà apocalittica da lui descritta.

      Le spiagge sono sporche e ci sono le alghe; sì, è vero, ma Pellestrina
non ha un arenile gestito da privati, come al Lido, dove vengono
investiti fior di quattrini con un rimando ovviamente economico.
Pellestrina
attualmente ha una spiaggia libera, e sinceramente, da dopo che sono
iniziati gli interventi di pulizia, manuale, perchè se uno vuole tutto
dritto e spianato va a Jesolo, Cavallino, o al Lido, e paga, è pulita
da plastica, vetro, e da altri materiali che non appartengono al sito.

     
Tra l’altro, tali materiali arrivano continuamente perchè portati dal
mare, o lasciati, e il consigliere non lo dice mai, dagli stessi nostri
concittadini. Gli stessi che nell’arenile, e anche questo lo dimentica
di dire, si sono costruiti capanne che sembrano case. Proprietà
private, perchè se qualcuno si avvicina, li mandano via. Io sono
un’appassionata della spiaggia, per cui tutte le mattine me la godo, e
devo dire che quotidianamente vedo gente, operatori, che raccolgono
sacchi e sacchi di rifiuti, che poi passa un camion a ritirare. Lo
stesso non posso dire dei nostri paesani, che lasciano sulla spiaggia
di tutto. Vedo inoltre che molti di questi operatori è gente
dell’isola, disoccupata, ex pescatori, anche persone di una certa età,
che se non avessero questa opportunità, forse avrebbero grossi problemi.

     
Il verde è poco curato e/o inesistente? Sinceramente ho visto tempi
molto peggiori rispetto a questo: fino a qualche anno fa, quando il
verde pubblico era gestito direttamente da Veritas, si vedeva
quotidianamente un operatore che tutto faceva tranne lavorare. Oggi mi
sembra che chi c’è lavora. Ovviamente ci saranno costi e preventivi
stanziati da rispettare, ma il segnale della presenza e quindi della
cura c’è. Ho notato con piacere che tutte le fioriere, anche quelle
posizionate da Insula, sono state riempite con fiori, e questo non era
mai successo. I canneti della Mara sono stati bruciati, e subito è
stato posto il nastro segnaletico. Vedo che si stanno facendo le
potature di buona parte del tamerici dell’isola. Tutto questo mi dà da
pensare che l’interesse per
Pellestrina c’è. Non pensi il consigliere Scarpa che in altre realtà ci sia un’attenzione maggiore.
     
Quello che però gli consiglio, è di essere più propositivo; non si
possono soltanto elencare i problemi, bisogna pure pensare a come
risolverli. Cosa che lui non fa mai. La lista della spesa la sanno fare
tutti, non occorre una particolare intelligenza, che serve però per
risolvere o pianificare le situazioni. Che opinione si può fare di
Pellestrina
chi legge i quotidiani con le sue affermazioni? Chiederei quindi al
consigliere Scarpa di proporre soluzioni e progetti, senza più fare il
mero elenco delle cose che non vanno. E anche di essere più presente in
isola. Io abito fuori, ma anche lui, e con il "sentito dire" o con il
"mi hanno comunicato", non si va molto avanti.

      Maria Teresa Vianello

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