sabato 19 settembre 2009

Nuovo concordato, confermato il commissario Borella


Iniziano le manovre per tentare il salvataggio dei cantieri navali De Poli a Pellestrina.
Sarà ancora il dottor Emilio Borella il commissario giudiziale,
nominato dal tribunale, anche della seconda proposta di concordato
preventivo per evitare il fallimento dei cantieri navali De Poli di
Pellestrina. La prossima sarà una settimana fondamentale, forse decisiva, per le sorti della storica azienda di Pellestrina.
Come ben noto, sono quattro le istanze di fallimento presentate da
ditte creditrici e fornitori dei De Poli. Martedì è stata fissata
l’udienza per discutere l’istanza di fallimento ma è probabile che
questo appuntamento venga aggiornato più avanti, in attesa di capire
cosa succederà venerdì 25 quando inizierà l’iter per la valutazione
della proposta di secondo concordato. In previsione di venerdì
prossimo, quando è prevista l’adunanza dei creditori, è già iniziato il
lavoro “dietro le quinte”. I creditori potranno riservarsi venti giorni
di tempo per rispondere e quindi un verdetto definitivo arriverà solo
entro metà ottobre. Alcune aziende creditrici, che hanno già presentato
istanza di fallimento, hanno fatto pervenire alcune loro osservazioni
fortemente critiche anche sulla seconda ipotesi di concordato. In
particolare, secondo le ditte, il cantiere di
Pellestrina
verrebbe comunque chiuso. «Con il concordato invece – si legge nel
documento - si mette una pietra tombale alla verifica dei fatti
accaduti. Pare però che alcuni fornitori stiano predisponendo una
eventuale opposizione in caso il concordato passi ed una azione di
responsabilità verso gli amministratori per falso in bilancio
principalmente per il 2006 e 2007 in quanto in base a tali bilanci i
fornitori hanno affidato il cantiere per le loro forniture». Sono in
tutto quindici le osservazioni presentate. Si critica anche “che non si
faccia riferimento – si legge - alla richiesta di rinvio a giudizio per
"truffa aggravata e falso ideologico" dei vecchi amministratori e di
alcuni dirigenti del cantiere e alle indagini  in corso della procura
di Venezia per presunti indebiti contributi Cee per circa 3,4 milioni
di euro percepiti dal cantiere De Poli per le navi C. 228 e 229 e delle
conseguenze negative anche patrimoniali per multe e sanzioni in caso di
condanna (la retrocessione del contributo base è già stata prevista)".

      Lorenzo Mayer

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