sabato 9 maggio 2009

Concordato preventivo attesa ai cantieri De Poli

Manca ancora il via libera delle banche

 

Non si è ancora definitivamente sbloccata la vicenda che riguarda la crisi finanziaria ai cantieri navali De Poli di Pellestrina.
      Ieri mattina, nella sede del Tribunale di Rialto, c’è stata una prima assemblea dei creditori della De Poli.
      Anche se l’incontro di ieri è stato tutto sommato interlocutorio, va detto che con sempre maggiore insistenza sta prendendo corpo l’ipotesi di un concordato preventivo che dia in qualche modo la possibilità di risolvere diversi problemi.
      All’incontro di ieri, ad esempio, si sono presentati circa il 40 per cento dei creditori ed il gruppo era caratterizzato, quasi esclusivamente, da piccoli creditori. Il segnale quindi appare chiaro, nel senso che sia le banche che i grandi creditori (con un’unica eccezione) hanno preferito disertare l’incontro in attesa che la situazione si chiarisca definitivamente.
      In ogni caso, davanti al commissario giudiziario Emilio Borella, i piccoli creditori hanno dato il loro sostanziale nulla osta all’ipotesi di un concordato preventivo che possa finalmente sbloccare la vicenda. Il voto dei creditori più piccoli è certamente importante, ma a questo punto quello che conta veramente è l’adesione delle banche e dei grandi creditori.
      Una svolta potrebbe arrivare nei prossimi giorni, ed è per questo motivo che, almeno in questo momento, non è stata ancora fissata la data del prossimo incontro. La De Poli, ieri pomeriggio, si è espressa favorevolmente rispetto a quanto era emerso in mattinata nella sede del Tribunale di Rialto.
      «In base a quello che emerso in Tribunale - hanno affermato ieri i vertici della De Poli - siamo abbastanza fiduciosi. A questo punto della vicenda siamo anche noi in attesa di un sì delle banche, un loro pronunciamento favorevole potrebbe essere davvero fondamentale». Dalla direzione aziendale, inoltre, arriva anche la conferma che non sono ancora arrivate istanze di fallimento.
      Sul fronte occupazionale, inoltre, la situazione attuale rimane invariata con i dipendenti in cassa-integrazione.
      Un aiuto concreto, sul versante finanziario, potrebbe ora arrivare anche dalla vendita di tre grosse navi che attualmente sono ferme in attesa di essere definitivamente immesse sul mercato. Se la situazione si sbloccasse, con l’avvio delle procedure del concordato preventivo, la vendite di queste grandi navi potrebbe dare un po’ di ossigeno ai cantieri De Poli. «In ogni caso - concludono i vertici aziendali - siamo in una fase di attesa».
      G.P.B.

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