venerdì 27 marzo 2009

Seicento firme per l’autonomia

Un documento è già stato consegnato al sindaco: «Scorporate l’isola dalla Municipalità del Lido»

 

Il malcontento per l’incorporazione di Pellestrina nella Municipalità del Lido è di vecchia data, ma la crisi economica unita ai problemi occupazionali nei settori fondamentali delll’isola come pesca e cantieristica, hanno spinto gli abitanti a formalizzare una cosa cui aspirano da tempo: l’autonomia.
      L’isola di Pellestrina aveva da sempre dichiarato la propria contrarietà al modello di municipalità che prevedeva l’aggregazione dell’isola al Lido, ritenendolo eccessivamente penalizzante. In tal senso l’ultimo consiglio di quartiere dell’isola aveva proposto dei documenti che allora avevano aperto un dibattito, sottovalutato e liquidato come "campanilismo" dall’amministrazione e dal Consiglio comunale.
      « A distanza di quattro anni - spiegano i portavoce del gruppo "Pellestrina c’è" - riteniamo che il modello di decentramento proposto allora sia ancora attuale e che possa essere sviluppato per tutte le realtà locali. Siamo partiti dalla consapevolezza che la suddivisione del territorio in sei municipalità ha prodotto sei fotocopie burocratiche del Comune di Venezia, con poteri che molto spesso tendono a sovrapporsi o a scontrarsi con quelli dell’organizzazione centrale e dove i confini delle competenze molto spesso appaiono confusi».
      Nella richiesta di scorporare Pellestrina dalla Municipalità di Lido e Pellestrina e di creare una municipalità di Pellestrina vengono fatte richieste di tipo diverso, fatta di poco decentramento di uffici e di molte connessioni in tempo reale con il centro. Si chiede inoltre che le scelte urbanistiche siano partecipate e condivise dalla popolazione e la formulazione di un nuovo piano di sviluppo economico aprendo un dibattito che coinvolga l’isola dal basso e che parta dalla realtà locale.
      «La nostra municipalità - proseguono i portavoce - dovrà avere competenze specifiche per quanto riguarda complessivamente la gestione del territorio e dei servizi pubblici, garantendo la presenza in isola di almeno un funzionario a tempo pieno, che abbia competenze per i lavori pubblici, per la ordinaria e straordinaria manutenzione e per il controllo dei lavori strutturali in corso. La nostra municipalità dovrà avere deleghe relative a politiche culturali, educative, sportive e ricreative e . attribuire deleghe chiare e precise per quanto riguarda le politiche ambientali, in quanto riferite a un territorio che ha subito e sta subendo uno stravolgimento epocale a causa dei lavori in corso da 20 anni e che continueranno per altri 20».

Nessun commento:

Posta un commento