venerdì 27 marzo 2009

Cantieri De Poli, riapertura più lontana

Giovedì 26 Marzo 2009

 

L’8 maggio prossimo verrà discussa in tribunale l’ipotesi di concordato preventivo. Ore di angoscia per i dipendenti ormai senza lavoro

 

(L.M.) Si allontana sempre più la riapertura dei cantieri navali “De Poli” a Pellestrina. La chiusura dell’azienda, che per decenni ha dato lustro a Pellestrina e lavoro ad una novantina di operai, rischia di non riaprire più i battenti. L’8 maggio prossimo verrà discussa, in tribunale, l’ipotesi di concordato preventivo con i fornitori, ma la questione è complessa. All’orizzonte non si intravede nulla di buono. Tanto che, diversi lavoratori dipendenti di alcune ditte che gestiscono servizi all’interno dello stesso cantiere, sono stati già preavvertiti che l’azienda difficilmente riaprirà i battenti con la produzione. Molti lavoratori, di ditte e cooperative, sono stati già dirottati in altre strutture, entro fine mese anche gli ultimi addetti alla sorveglianza dovrebbero abbandonare il cantiere che rimarrà presidiato da un custode.
      E ora tutto è nelle mani del commissario giudiziale Emilio Borrella che dovrà stabilire, una volta terminata l’istruttoria, con che tempi e in quali modi verranno risarciti i creditori. Mentre gli stessi operai, da dicembre, devono ancora ricevere la cassa integrazione, è rimbalzata anche la notizia che le ultime due navi, in fase di elaborazione, potrebbero essere completate altrove. alcuni operai e maestranze, qualora dopo l’8 maggio la situazione risultasse definitivamente compromessa, potrebbero essere assunti nei cantieri del Mose, da parte del Consorzio Venezia Nuova, mantenendo così almeno una funzione occupazionale dell’isola di Pellestrina. L’idea lanciata, poco prima di Natale, dal presidente della Municipalità Giovanni Gusso sta facendo, grazie alla disponibilità del presidente del Consorzio, Giovanni Mazzacurati concreti e veloci passi in avanti, proprio per non far sì che anche quest’ultima speranza per i lavoratori rischi di svanire nel nulla.

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