giovedì 8 gennaio 2009

Il Comune avvia il progetto per lo studio e la valorizzazione delle "Tegnue" del Lido e di Pellestrina. Nasce un comitato scientifico


Via libera alla tutela e allo studio delle tegnue del Lido e
Pellestrina.
     
È stato presentato ieri il progetto del Comune relativo all’
“Allestimento di basi di informazione e formazione sia a terra che in
mare e nelle zone di tutela biologica marina al largo del litorale del
Comune di Venezia”, finanziato dalla Regione.

      L’assessore
all’Ambiente, Pierantonio Belcaro, insieme a Andrea Falconi di Cam
Idrografica Sas, partner operativo marittimo del progetto, e al
presidente della Municipalità di Lido
Pellestrina,
Giovanni Gusso, ha annunciato l’insediamento del Comitato tecnico di
indirizzo del progetto, del quale è egli stesso presidente.

      Ci
saranno Alberto Baroni, biologo dell’Università di Padova
vicepresidente e coordinatore scientifico del Comitato, Andrea Falconi
segretario, mentre altri due componenti sono il direttore Ambiente e
sicurezza del territorio del Comune di Venezia, Gian Luigi Penzo, e
Giovanni Gusso. Le “Tegnue” (così definite dai pescatori locali per la
loro resistenza alle attività di pesca a strascico) sono degli
affioramenti denominati “beach rocks” se di origina clastica (detriti
di roccia) o “formazioni organogene” se di origine biologica. In
pratica costituiscono delle vere e proprie oasi naturali di
ripopolamento ittico.

      L’area inclusa nel progetto va da poche
centinaia di metri dalla costa fino a 12 miglia, ed è compresa fra la
diga sud di San Nicolò e quella nord di
Pellestrina-Ca’
Roman. Con questo progetto si mira ad individuare e localizzare le
“tegnue” per mezzo di una campagna idrografica, seguite dalla bonifica
bellica e pulizia subacquee dei siti.

      In un secondo tempo è
previsto il posizionamento di segnali marittimi e punti di ormeggio
sorvegliati (segnalati da boe ecocompatibili) per evitare ancoraggi
indiscriminati. Infine si provvederà alla creazione di percorsi
subacquei che consentiranno di organizzare visite guidate e immersioni
a scopi scientifici, turistici e ricreativi.

      Il progetto si
propone di diffondere e divulgare l’ecologia e la biologia degli
ambienti marini costieri e delle peculiari caratteristiche ambientali e
geomorfologiche delle zone di tutela biologica. A questo scopo saranno
a breve istituiti due punti di formazione e informazione sul tema: a
Malamocco, nel Palazzo Pretorio, e a San Piero in Volta, nel Piccolo
Museo della Laguna, e sarà creato un sito internet dedicato al progetto.

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