giovedì 4 dicembre 2008

Ferry boat, disagi senza fine

Ieri pomeriggio un guasto all’approdo di Pellestrina ha creato problemi agli utenti della linea 11

I pendolari: «Nessuno ha avvertito». I capitani: «Carichi eccessivi»

 

Cedimento, ieri, al pontone d'imbarco della linea 11, con disagi e malumori per i collegamenti ferry boat tra Alberoni e Santa Maria del Mare a Pellestrina .

Dal linkspan, cioè dalla piastra scorrevole di imbarco dove devono salire gli automezzi per andare a bordo di Santa Maria del Mare si sono verificati la lesione di perni e cerniere, fin dalla mattina, rendendo pericoloso l'imbarco e lo sbarco. Con la corsa delle 14.25 dal Lido è stato dato lo stop alle auto visto che poi non sarebbero potute sbarcare in condizioni di sicurezza. Auto e camion a terra, con conseguenti proteste dei pendolari, ed imbarco consentito solo a piedi.

«Noi eravamo in coda in auto in attesa di salire e nessuno ci ha avvertito che c'era questo problema dicono alcuni viaggiatori altrimenti saremmo montati a piedi per andare poi a prendere, arrivati a Santa Maria del Mare, altri mezzi in coincidenza». Dopo un paio di corse partite senza auto, il pontone a Pellestrina è stato provvisoriamente rinsaldato con le catene, e il traffico riaperto ai veicoli. Ma niente da fare per i mezzi più pesanti come camion e pullman.

«Abbiamo fatto l'impossibile per garantire la continuità del servizio, inizialmente almeno a piedi e riaprendo molto velocemente alle auto spiega il direttore della navigazione Actv, Marino Fontanella Contemporaneamente, dal cantiere abbiamo armato il San Giorgio con una gru e una squadra di operai che si è immediatamente diretta sul posto per eseguire la riparazione. Nel frattempo abbiamo anche cercato di rendere agibile il vecchio approdo di Santa Maria del Mare».

Già, ma il vecchio approdo è in un punto dove il fondale si è interrato proprio a causa del movimento vorticoso delle eliche delle motozattere che sostano su quello nuovo, quindi lì poteva attraccare solo il San Giorgio, giunto a Pellestrina dopo le 16,40. E l'Associazione Capitani ribadisce la necessità di un secondo pontile agibile anche a Pellestrina , facendo presente che se un danno simile dovesse verificarsi sul linkspan del Tronchetto la situazione sarebbe analoga, con un blocco del traffico di proporzioni ancora maggiori. «Le cause dell'incidente non sono ancora stabilite - sostiene il presidente Lorenzo Boscolo - ma è facile ipotizzare che il cedimento della struttura sia imputabile anche all'eccessivo peso sostenuto per il passaggio di camion estremamente carichi. Continuiamo a sostenere questa posizione, ma nessuno ci dà retta. Non riusciamo a far capire che l'attuale servizio di linea sia per la tipologia dei nostri mezzi sia per il rispetto degli orari non è compatibile con la consistenza del traffico pesante e dei trasporti eccezionali di questo momento».

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