giovedì 7 agosto 2008

«Pellestrina perde l'idroambulanza dell'Ulss»

La denuncia della Uil/Fpl: «Si penalizza l’utenza e si mortificano le professionalità interne»

 

Da questo mese i tremila e cinquecento abitanti di Pellestrina rimarranno senza servizio pubblico per le urgenze e le emergeze. L'Ulss 12, infatti, ha scelto la strada dell'affidamento al privato e il 19 agosto si conoscerà la società vincitrice dell'appalto. Un fatto gravissimo che ancora una volta penalizza l'utenza e mortifica la professionalità e l'affidabilità dei dipendenti della struttura pubblica con spreco e sprezzo di risorse economiche e umane. Il costo annuo sostenuto per questa operazione supera di gran lunga infatti gli stipendi dei quatto autisti che coprirebbero i buchi in organico i quali stanno mettendo in sofferenza il sistema».

L'affondo contro i vertici dell'Ulss veneziana è di Roberto Crivellaro, segretario aziendale della Uil/Fpl che continua: «È da tempo che denunciamo una gestione delle idroambulanze di Lido, Pellestrina e centro storico che non tiene conto né della complessità del territorio, né delle esigenze di residenti che in caso anche di infortuni di media gravità certo non possono contare su mezzi propri. Per fare solo un esempio banale se io abito a Mestre e mi fatturo un piede posso raggiungere il pronto soccorso con l'auto guidata da un mio familiare. Ben diversa è la situazione se ciò succede a Venezia, figuriamoci a Pellestrina . Eppure delle quattro idroambulanze che dovrebbero essere operative ogni giorno nell'arco diurno, ne vengono garantire solo tre e in periodo critico come questo in cui l'affollamento turistico complica tutto. E se si chiede il perché di questo taglio, la risposta è che mancano gli autisti. Ma non è così. Gli autisti ci sono basta assumerli visto che è già stata espletata una selezione interna e sette mesi fa si è svolto proprio un concorso per conducenti di ambulanze anche con patente nautica».

«I risultati di questa mancanza di decisionalità e di assunzione di responsabilità - aggiunge Ugo Rossi, coordinatore regionale degli infermieri per la Uil/Fpl - sono i disagi patiti quotidianamente dai veneziani sottoposti a ore di attese nel caso si renda necessario l'utilizzo di una idroambulanza. Inoltre accade sempre più spesso che il numero dei mezzi operativi sia addirittura dimezzato e all'ultimo momento. Come è avvenuto l'altroieri pomeriggio, martedì, quando si sono verificati diversi incidenti gravi: dal barchino che ha centrato una bricola al ragazzino che è caduto in Canal Grande. In quest'ultimo caso l'idroambulanza è arrivata dopo 40 minuti. Se non siamo "affondati" anche noi è stato solo perché la Croce Verde ci ha messo a disposizione una barca. Vista l'assenza di interventi concreti per elevare gli standard di efficienza, l'impressione è che il servizio di urgenze e di emergenza per l'Ulss 12 sia un optional».

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