venerdì 8 agosto 2008

La notizia che Pellestrina perderà l'idroambulanza dell'Ulss ha sollevato un pandemonio

 

La notizia che Pellestrina perderà l'idroambulanza dell'Ulss perché il servizio pubblico di urgenze ed emergenze sarà affidato ad un privato, come comprensibile, ha sollevato un pandemonio. Diciamo però che tale notizia era già trapelata in isola qualche mese fa, tant'è che erano in via di formazione alcuni comitati di cittadini. «Hanno costruito un megaospedale per noi in capo al mondo - dice Mario Vianello - nessuno ha pensato alla difficoltà di 5.000 persone a raggiungerlo. Due ore e mezza di viaggio ad arrivarci, altrettante per ritornare. Non importa, ce ne siamo stati zitti; ma ora, vorrei chiedere al direttore dell'Ulss perché, e con che convenienza, ha attuato una manovra del genere». Commenti come questi, se non più pesanti, sono comuni, ma nemmeno i politici locali se ne sono stati zitti. «Bisogna capire se esternalizzare il servizio vuol significare miglioramento o tagli e riduzioni - commenta Pietro Ballarin, presidente della commissione sanità - visto come funziona l'Ulss, si sarebbe più propensi a pensare alla seconda opzione. C'è una cosa comunque che mi lascia alquanto perplesso: in tutti i documenti prodotti dalla Municipalità, da anni, si è sempre chiesto che gli introiti derivanti dalla vendita dell'ospedale al mare, devono essere reinvestiti per migliorare i servizi sanitari nelle isole del Lido e di Pellestrina . A quanto mi risulta - conclude - nulla di ciò è stato fatto, se si esclude un pseudo acquisto, perché scoppiata la bomba nessuno ne ha più parlato, dell'istituto Carlo Steeb, che con il miglioramento della sanità, ha molta poca affinità. Noi abbiamo, e continueremo a chiedere per Pellestrina , il potenziamento del servizio distrettuale, con l'inclusione nel servizio, di un medico suemista».

«Sono solidale con Pellestrina - fa eco Sergio Torcinovich, delegato della municipalità all'ambiente - come gruppo di Rifondazione Comunista abbiamo già inoltrato richiesta per una convocazione straordinaria della commissione sanità, per cercare di vederci chiaro».«Sicuramente - afferma l'isolana Maria Vittoria Tagliapietra - non staremo a guardare. Pellestrina vive tutti i giorni momenti di difficoltà con i servizi sanitari dell'isola, il grosso limite è la non denuncia, il timore di affrontare, oltre il dolore che la malattia spesso comporta, anche i commenti dell'opinione pubblica. Dobbiamo capire invece che qui ne va della nostra vita e di quella dei nostri figli. Un servizio privato? Vigileremo». «Bene - conclude il consigliere di Municipalità Alessandro Scarpa Marta - chiederemo a tutti quei politici di alto livello, presenti e raccolti in preghiera il giorno della festa dell'Apparizione, di aiutarci a superare quest'impasse».

Annalisa Busetto

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