martedì 29 luglio 2008

Renato Boraso contro la Coop: «Mette a rischio 17 negozi»

Il presidente del consiglio comunale scrive al sindaco e all’assessore alle attività produttive: «Il piccolo commercio è sull’orlo dello sfacelo»

 

Ha stilato pure l'elenco: una bottega di alimentari, 3 posti di lavoro a rischio; una macelleria, altri 3 posti a rischio; due panifici, 5 posti a rischio. E via citando, uno a uno, i 17 negozi che a Pellestrina potrebbero presto abbassare la saracinesca. Due botteghe, del resto, l'hanno già fatto. La colpa? A sentire Renato Boraso, esponente di Forza Italia e presidente del consiglio comunale di Venezia, a determinare la crisi delle botteghe a gestione familiare sarebbe la Coop. Tant'è che, dopo essere andato in "ispezione" a Pellestrina , Boraso ha inviato una lettera al sindaco Massimo Cacciari e all'assessore alle Attività produttive Giuseppe Bortolussi per segnalare che «a Pellestrina ci sono 44 posti di lavoro ormai a rischio e 17 aziende sull'orlo del baratro e del fallimento». Esagerato? Il presidente del consiglio comunale si dice semmai preoccupato: «Dopo alcuni mesi di apertura della Coop nell'isola di Pellestrina , le piccole aziende, ben 17 con 44 addetti, si trovano in una situazione disastrosa. Appare evidente che l'aver portato un piccolo centro commerciale in un'isola, ove i consumi sono esclusivamente collegati a 3500 residenti, senza nessuna possibilità di modifica del mercato trattandosi appunto di un'isola, non poteva che determinare in pochi mesi lo sfacelo del piccolo commercio che, però, rappresentava per l'isola un'economia importante e 50 posti di lavoro, senza contare che le attività, per la gran parte a conduzione familiare, hanno in alcuni casi storie aziendali plurisecolari».

Boraso ha interessato Cacciari e Bortolussi ritenendo che sia necessario promuovere un incontro con i rappresentanti e i titolari di queste 17 aziende «per tutelare la loro posizione, quanto meno nell'ambito degli sgravi fiscali previsti dal nostro regolamento comunale». «Alcune aziende - aggiunge Renato Boraso - hanno già iniziato a chiudere e le altre si apprestano a farlo nei prossimi mesi, pertanto ritengo che il danno prodotto dall'autorizzazione all'apertura del centro commerciale Coop a Pellestrina sarà incalcolabile, soprattutto in un momento in cui l'economia principale legata alla pesca è nell'isola ormai pressoché allo sbando».

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