domenica 11 maggio 2008

Per una buona parte dei pescatori di Pellestrina il Gral è un ente utile che non dovrebbe essere soppresso ma invece potenziato...

 

Per una buona parte dei pescatori di Pellestrina il Gral è un ente utile che non dovrebbe essere soppresso ma invece potenziato. In difesa della Provincia, dopo la minaccia da parte del presidente Davide Zoggia di cominciare le procedure di liquidazione, scende in campo la Cooperativa piccola pesca di Pellestrina che, con i suoi 190 associati, è la più grande dell'isola.

«Non ci riconosciamo - dice Domenico Gorin, presidente della cooperativa Piccola pesca - in quello che alcuni pescatori hanno detto al Gazzettino, affermando di non andare più alle riunioni e di aver avuto solo 25 ettari "inutili e improduttivi". Noi di ettari ne abbiamo 380 e riteniamo che il Gral debba essere rafforzato».

A quanto pare, la Piccola pesca non è l'unica cooperativa di grandi dimensioni a pensarla così.

«Le tre grosse realtà della gronda lagunare come Coopesca Chioggia, Piccola pesca Pellestrina e quella di Burano, vorrebbero rafforzarlo. Poi se ci sono altri soggetti minori che hanno interessi e volontà diverse, la cosa non ci riguarda, ma mi interessa dire che chi ha fatto quelle affermazioni rappresenta solo se stesso».

Una buona parte dei pescatori chiederà dunque di proseguire con l'esperienza del Gral, ritenuto insostituibile.

«Quando si fa cadere un ente che comincia a ingranare - conclude Gorin - l'alternativa è tornare a zero. Bisogna invece rafforzarlo e soprattutto fare in modo che gli enti pubblici diano il supporto che finora è mancato».

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