giovedì 10 aprile 2008

Cicloturisti per Pellestrina alle prese con il problema del contingentamento delle bici

 

Si fa tutto un parlare di turismi, di diversificazione rispetto al tradizionale turismo balneare sostenendo che le valenze del territorio di Chioggia e dintorni sono tali da costituire una vera e propria ricchezza, che aspetta sola di essere sfruttata. Renzo Bonivento, presidente degli albergatori ha un diavolo per capello, circostanza che sta diventando, a dire la verità, troppo frequente. "Segno - spiega - che le cose non vanno come dovrebbero". Lo stesso presidente cita un episodio che sarebbe accaduto un paio di giorni fa. "Un gruppo di cicloturisti, una trentina di persone - sostiene - si sono presentati all'imbarcadero di Vigo. La gita in bici che comincia a Pellestrina ed arriva fino agli Alberoni ed oltre è senz'altro affascinante soprattutto per chi on abbia mai visto la laguna e l'abitato del cordone che la chiude a mare". All'imbarcadero questi turisti sbattono contro il problema del contingentamento. I vaporetti di linea non possono accogliere più di dieci bici. Come si fa se i ciclisti sono più numerosi? "Nel nostro caso - precisa Bonivento - parliamo di una trentina di persone, che tra loro si conoscevano e volevano muoversi in gruppo". Dalle 7,45 del mattino le frequenza delle corse è di un'ora. Il gruppo, con le norme attuali, o si divideva in tre, partendo a distanza di un'ora oppure rinunciava. "Non capisco come mai non si trovi il modo di risolvere problemi del genere" -osserva Bonivento. Che non è l'unico a lamentare quest'inconveniente. Ruggero Toninato, che gestisce il bar La Fenice, distante dall'imbarcadero una cinquantina di metri, sostiene che episodi del genere avvengono spesso. "Due o più famiglie che si muovono insieme, magari con i bambini e che dovrebbero separarsi per adeguarsi alle norme che Actv settore navigazione ha deciso per i vaporetti della linea 31 per Pellestrina ". Toninato sostiene che questo dei cicloturisti non è l'unico problema: "Chioggia, città di mare, non dispone di punti di sbarco per le imbarcazioni private. Sono molti i diportisti che vorrebbero fermarsi qualche ora. Sono invece costretti a girare intorno e poi ad andarsene".

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