domenica 13 aprile 2008

Anche la delegazione di zona di Pellestrina è ferma al palo

 

(L.M.) Anche la delegazione di zona di Pellestrina è ferma al palo. Inoperosa da quasi due anni. Tanto che non vengono più convocate le riunioni e, dal momento del suo insediamento, non si è ancora riusciti (dopo quasi tre anni di legislatura) a completare la sua struttura istituzionale nominando alcuni ruoli previsti dal regolamento.

Se a Burano la delegazione di zona è nel caos, a Pellestrina non è mai decollata. Più volte il presidente di delegazione Domenico Gorin, davanti alle perplessità, ha allargato le braccia. I consiglieri eletti, infatti, non possono usufruire né dei permessi per essere presenti agli incontri, né di un gettone di presenza per il compito da svolgere. Inoltre la delegazione di zona non ha alcun potere decisionale, ma solo un ruolo consultivo e non vincolante verso la Municipalità. Tutte difficoltà che a Pellestrina hanno decretato, quasi fin da subito, il fallimento della delegazione di zona. Un fallimento ammesso anche dal presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina , Giovanni Gusso: «Per la prossima tornata elettorale amministrativa del 2010 vale la pena di ripensare al senso delle delegazioni di zona. O per abolirle del tutto, oppure conferendo un ruolo che possa essere anche incisivo. Evidentemente in principio sono state create solo per dare alle isole più piccole una specie di "contentino" - prosegue Gusso -. Come Municipalità cerchiamo comunque sempre di coinvolgere negli incontri e sopralluoghi a Pellestrina , almeno il presidente di delegazione, ma il ruolo della stessa delegazione istituzionale si vede ben poco».

 

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