giovedì 9 agosto 2007

Arriverà a breve la strigliata


Arriverà a breve la
strigliata generale e generalizzata dell'amministrazione comunale ai
regatanti, ma questi ultimi fanno sapere di non voler essere
considerati dei violenti o degli esasperati senza poter replicare. A
prendere la parola in rappresentanza dei circa 200 vogatori a livello
agonistico che ad ogni gara si contendono le ambite bandiere è Roberto
Busetto, presidente dell'Associazione regatanti.

«Siamo
rimasti molto delusi a leggere che siamo considerati dei mezzi
delinquenti - esordisce Busetto - mentre tutti sanno che la situazione
è degenerata solo per quanto riguarda due soli equipaggi. Non è giusto
fare d'ogni erba un fascio, soprattutto quando c'è gente che si
sacrifica tutto l'anno per ottenere un buon risultato. Insomma, non
generalizziamo».

Lo
spunto fornito al capo di gabinetto del sindaco, Maurizio Calligaro,
per richiamare all'ordine i regatanti è stato lo spiacevole episodio
accaduto domenica durante la regata di Pellestrina
, quando il puparin di Giampaolo D'Este e Ivo Redolfi Tezzat è stato
colpito da un motoscafo condotto da Bruno Vignotto. Ivo è stato
sbalzato in acqua e ha riportato diverse contusioni e minaccia denunce.

«Se
quei quattro hanno problemi di convivenza - ribadisce Busetto - mi
dispiace, ma che li risolvano fuori dal campo di regata. Non vorrei che
da un singolo episodio di gettasse fango su un ambiente sano».

-
Calligaro dice però che le squalifiche sono troppe, così come troppe
sono le volte che gli equipaggi disobbediscono agli ordini dei giudici
di gara. Anche tra le donne e i giovanissimi.

«A Pellestrina
c'è stato un bellissimo spettacolo, anche per la partecipazione genuina
e sentita del pubblico che ha seguito le gare dalla riva e dalle
barche. La gente lo sa, la voga alla veneta è così e non deve essere
rovinata da episodi che, ripeto, sono assolutamente marginali rispetto
alla grande moltitudine di regatanti. Guarda, questa storia mi ha fatto
davvero male. Tra pochi giorni ci sono le eliminatorie per la Storica e
l'umore non è quello ideale. Vorrei che alla città arrivasse un
messaggio diverso dalla voga: non baruffanti, ma sportivi veri come
quelli che hanno vinto a Pellestrina ».

In fondo, non esistono solo D'Este, Ivo e i Vignottini. Chissà che il pubblico se ne accorga.

M.F.

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