venerdì 1 giugno 2007

Poca sicurezza nel cantiere navale. Giovanni De Poli sotto inchiesta


 

Il legale rappresentante dei cantieri De Poli di Pellestrina , Giovanni De Poli, è indagato per la violazione della legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

L'iscrizione è un atto automatico: è avvenuta a seguito delle contestazioni formulate dai tecnici dello Spisal, il Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro della Ulss Veneziana, a conclusione dell'ispezione avviata dopo l'incidente che, due settimane fa, è costato la vita a Valentin Jencu, l'operaio di nazionalità romena di 54 anni precipitato da una scala mentre stava lavorando su una nave in costruzione.

Lo Spisal ha presentato una lista di una quarantina di inadempienze e violazioni delle norme di sicurezza per le quali l'azienda sarà tenuta a pagare una sanzione pecuniaria. Per riaprire l'attività, bloccata proprio a causa del mancato rispetto della legge, i cantieri navali di Pellestrina dovranno adeguarsi alle prescrizioni. Quando si sarà messa in regola, la società potrà usufruire di un'eventuale riduzione della sanzione. Allo stesso tempo l'inchiesta penale è destinata a finire in archivio se De Poli dimostrerà allo Spisal di aver ottemperato a tutte le prescrizioni.

Le contestazioni mosse ai cantieri navali di Pellestrina in materia di sicurezza non sono collegate all'incidente sul lavoro del 19 maggio scorso. Per la morte dell'operaio, avvenuta sabato 19 maggio, è indagato un collega di lavoro, di nazionalità albanese, il quale era ai comandi della gru che, accidentalmente, avrebbe urtato la scala, facendola cadere. Da quanto hanno accertato gli inquirenti l'albanese era stato assunto come elettricista e quel giorno, in violazione di quanto era stato disposto, iniziò a manovrare la gru al posto dell'addetto che in quel momento non era presente.

Titolare dell'inchiesta sui cantieri De Poli e sulla morte di Valentin Jencu è il sostituto procuratore Gianni Pipeschi, il quale sta indagando anche sul precedente incidente avvenuto a Pellestrina lo scorso 7 febbraio scorso, che costò la vita ad un lavoratore croato, Panic Marijan, di 47 anni, caduto da un ponte coperta, da circa sei metri d'altezza.

 

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