giovedì 7 giugno 2007

Espulso, resta in mutande. Maxi-squalifica di tre anni.

E' successo a un 20enne del Pellestrina, formazione veneta di
seconda categoria: entrato nei supplementari, si è fatto cacciare per
un brutto fallo, ha sputato all'arbitro e schernito il pubblico

VENEZIA, 7 giugno 2007 - Cosa bisogna fare per prendere
tre anni di squalifica nel pianeta calcio italiano? Un giocatore del
Pellestrina, formazione di seconda categoria, ci è riuscito, eccome.


SPUTI E MUTANDE - Il calciatore
ventenne, entrato in campo durante i tempi supplementari di una sfida
playout, ha prima rifilato un calcio a un avversario, poi sputato
all'arbitro nel momento in cui quest'ultimo ha estratto il cartellino
rosso. Per finire, gestaccio nei confronti del pubblico, con quel
calarsi i pantaloni in segno di scherno che non è sfuggito allo stesso
direttore di gara. Il giovane, che a fine gara ha pure ostacolato il
rientro dell'arbitro negli spogliatoi, avrebbe però negato di aver
tenuto questi gravi comportamenti. La gara del "fattaccio" era quella
per i playout di seconda categoria disputata tra Pellestrina (la
squadra dell'isola lagunare) e i padovani di Saccolongo, vinta da
questi ultimi dopo i supplementari per 3-1.


IL "MODELLO" BARTON - Molti
ricorderanno il talentuoso Joey Barton esultare in maniera simile nella
sfida pareggiata dal suo Manchester City contro l'Everton nell'ottobre
scorso o nei quarti di coppa d'Inghilterra contro il Blackburn. Che
fine ha fatto? Dopo essere stato sospeso dal club per aver aggredito il
compagno di squadra Dabo, Barton sembra vicino al Newcasle ma prima
dovrà risolvere le proprie grane con la giustizia.

La Gazzetta dello Sport

Nessun commento:

Posta un commento