giovedì 24 maggio 2007

De Poli, dopo lo sciopero si profila un lungo blocco

Martedì, 22 Maggio 2007

 

Alta adesione alla protesta dopo la morte dell’operaio rumeno. L’azienda non ha ancora stabilito quando riprenderà l’attività

 

Alta adesione allo sciopero provinciale dei metalmeccanici veneziani dopo l'incidente di sabato, al cantiere De Poli, nel quale ha perso la vita l'operaio Valentin Jancu. A Pellestrina l'astensione dal lavoro è durata in tutto otto ore, con relativa assemblea del personale e un minuto di slienzio in memoria dell'operaio. All'assemblea di tutto il personale ha partecipato anche la direzione del cantiere di Pellestrina . «Le maestranze e la direzione rimangono costernati dall'accaduto - afferma un comunicato congiunto Rsu-direzione - considerati i continui sforzi, incontri di coordinamento, formazione, informazione e controlli profusi da tutta l' azienda sul piano della sicurezza».Ieri pomeriggio anche il Consiglio comunale di Venezia ha osservato un minuto di silenzio. Su proposta del consigliere Alberto Mazzonetto della Laga si punta a intervenire presso il Ministero del lavoro e della Marina mercantile, nonchè presso il Governo, per sensibilizzare anche a livello centrale maggiori controlli sui cantieri navali che ricevono contributi statali.

Su scala provinciale lo sciopero di ieri dei metalmeccanici era articolato in vari modi. Alla Fiancantieri i blocchi sono stati di due ore ad inizio e due ore a fine turno, al Petrolchimo la protesta si estenderà anche ad oggi, alle Officine aeronavali il blocco è stato ieri pomeriggio, all'Alcoa ieri e oggi e all'Aprilia nel pomeriggio di ieri.

La risposta dei lavoratori, secondo quanto sostenuto dai sindacati di categoria è stata molto netta e questo non fa che confermare, una volta per tutte, la delicatezza della situazione. I più esposti, come al solito, sono i dipendenti delle ditte esterne che alla De Poli sono quasi 400 su un totale, invece, di 75 dipendenti interni. «Mentre alla Fincantieri il rapporto è di un dipendente ogni due esterni - dice Giorgio Molin, segretario provinciale della Fiom - alla De Poli il rapporto è quasi di uno a quattro. L'azienda non può dire che ha fatto sempre la sua parte, perchè anche questo incidente conferma che deve rispondere anche degli esterni. Come metalmeccanici coinvolgeremo Cgil, Cisl e Uil per intervenire su un settore, quello degli appalti, strategico e caratterizzato da un'illegalità molto diffusa».

Ora i sindacati di categoria stanno aspettando di essere convocati dall'Associazione degli Industriali per discutere su questi argomenti e da come si stanno mettendo le cose, con l'indagine della magistratura ancora in corso, è probabile che tutta per tutta la settimana il cantiere rimarrà inattivo.

La direzione, infatti, non ha ancora stabilito quando la produzione riprenderà definitivamente.

Sul fronte giudiziario, intanto, il sostituto procuratore Stefano Buccini sta esaurendo le ultime incombenze, poi sarà il collega Gianni Pipeschi (competente per area) a coordinare l'inchiesta. Il magistrato sembra intenzionato ad approfondire la dinamica dell'incidente, cioè come mai la scala su cui si trovava l'operaio si trovasse nel raggio d'azione della gru che poi lo ha investito. Dall'autopsia dovrebbero arrivare notizie più certe sulle cause della morte, che comunque dovrebbero essere ricondotte ai politraumi subiti dopo il volo di una quindicina di metri.

G.P.B.

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