mercoledì 14 marzo 2007

Dopo le botte in classe, a Pellestrina cala il silenzio

Un incontro pacato e civile, in cui tutti i genitori hanno discusso ed espresso la propria opinione, sull'episodio avvenuto tra i loro bambini e, inevitabilmente sulle ripercussioni create dalla pubblicazione di questo.

Si sono trovati tutti insieme ieri pomeriggio i genitori della seconda elementare della scuola Zendrini di Pellestrina , presenti anche gli insegnanti di sezione e il preside dell'istituto comprensivo; una riunione lunga, a tratti difficile, perchè, superato ed appurato che il problema bullismo nella loro classe, e nell'intero comprensorio scolastico non esiste, rimane sempre il peso di una lettera anonima.

I fatti; circa una decina di giorni fa, un bambino di seconda elementare, durante la ricreazione, a causa di un litigio per una banalità, era stato picchiato da alcuni compagni. Un episodio comune, che accade spesso tra bambini di questa età, ma che è stato enfatizzato da una lettera, inviata in redazione.

I genitori del bimbo picchiato avevano espresso subito la convinzione che si trattasse di un normale litigio tra bambini. Poi, la ridda di polemiche provocate inevitabilmente dall'uscita della notizia.

Forse l'incontro di ieri, visto che i colloqui tra scuola e famiglie sono costanti, ed erano già avvenuti dopo l'episodio, aveva più lo scopo di rasserenare gli animi.

La sensazione, non solo tra i presenti, ma per tutta la comunità è quella che si sia creato un caso per nulla. I genitori dell'intera scuola si sono sentiti offesi per il risalto negativo dato alla notizia, che, opinione comune, ha distorto la realtà, creando un'immagine diversa della scuola e dell'intera isola, dove sembra che i litigi siano all'ordine del giorno. Più nessuno vuole parlare, tutti vogliono voltare pagina e dimenticare questo episodio che alla fine ha provocato soltanto dolore e sospetti.

Annalisa Busetto


 

Nessun commento:

Posta un commento