mercoledì 7 febbraio 2007

La Finanza sequestra 21 tonnellate di vongole

PESCA Gli uomini della
Stazione navale di Venezia e della Stazione operativa di Chioggia hanno
rinvenuto una grande quantità di prodotto privo della documentazione
sanitaria
Nel mirino due ditte di Chioggia e Pellestrina: impossibile ricostruire la provenienza dei molluschi da immettere sul mercato

I finanzieri non si
fermano al solo controllo delle imbarcazioni che pescano abusivamente.
La Stazione navale di Venezia, infatti, ha realizzato un capillare
controllo anche sul versante della commercializzazione del prodotto. E
alla fine di questa verifica sono state rinvenute e quindi sequestrate
21 tonnellate di vongole in due ditte di Pellestrina
e di Chioggia. Il prodotto era privo della necessaria documentazione
sanitaria. A far decollare l'operazione del Reparto operativo
aeronavale è stato il fatto che i finanzieri sospettavano che molti dei
molluschi pescati in laguna venissero poi immessi nei canali
commerciali attraverso un compiacente accordo tra i caparozzolanti e i
responsabili di alcune ditte.

I
militari hanno così selezionato una serie di ditte ritenute sospette,
allo scopo di verificare se tutto il materiale ittico fosse stato
regolarmente raccolto e conferito. Gli uomini della Stazione navale di
Venezia e della Sezione operativa di Chioggia hanno quindi ispezionato
quattro ditte di Pellestrina e di
Chioggia per controllare la documentazione relativa al pescato.
L'obiettivo era quello di verificare i sistemi di confezionamento ed
etichettatura. Nella società cooperativa "M. di San Pietro in Volta"
sono sono state rinvenute 20 tonnellate di vongole e nella ditta "L.M.
di Chioggia" sono stati trovati 1050 chilogrammi di molluschi bivalvi.
In entrambi i casi, sottolineano i finanzieri che in questa operazione
sono stati aiutati dal personale dell'Asl 14 di Chioggia, è stato
impossibile risalire alla provenienza della vongole sequestrate perchè
erano prive dell'attestazione obbligatoria. Parte del prodotto,
inoltre, era stato confezionato con etichette riportanti date non
corrispondenti al vero. Dagli elementi raccolti, quindi, non si poteva
stabilire se il prodotto ittico avesse subito la prevista depurazione,
dove e quando era stato raccolto e se era idoneo ad essere consumato. I
titolari delle ditte, B.G. "M" di 37 anni residente a Chioggia ma
operante a Pellestrina , e la
signora B.S.G., di 26 anni di Chioggia, sono stati sanzionati per le
irregolarità sull'etichettatura, mentre le vongole sono state rigettate
in mare. La ditta di Chioggia deve rispondere anche sul fronte penale
perchè il prodotto era in parte scaduto.

Non
tutte le vongole sequestrate erano irregolari, ma a quanto pare i
titolari delle ditte avevano come mescolato i lotti di prodotto
inidoneo con quello regolarmente lavorato. A questo punto i militari
del Reparto operativo aeronavale, coordinati dal maggiore Alberto
Catone, stanno cercando di far luce anche sui vari passaggi di mano tra
pescatori e ditte.

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