giovedì 8 febbraio 2007

Incidente mortale sul lavoro ieri nel cantiere navale De Poli a Pellestrina



Un lavoratore croato,
Panic Marijan, 47 anni alle dipendenze in una ditta che lavora in
cantiere in subappalto, ha perso la vita dopo aver compiuto un volo di
alcuni metri. L'incidente è avvenuto poco dopo le 15, in orario di
lavoro, con modalità che sono ancora al vaglio degli inquirenti. Dai
racconti dei presenti, pare che l'uomo, che lavorava li' da un po' di
tempo, fosse parecchio esperto. E proprio per questo, la sua appare una
morte incomprensibile. Da ciò che è dato sapere, il croato stava
lavorando su un ponte coperta, ad una altezza di 5-6 metri, insieme ad
un altro collega, che però non ha visto nulla. Si sarebbe reso conto
dell'accaduto soltanto dopo aver sentito un tonfo. L'operaio croato è
improvvisamente caduto giù, fino in sintina, praticamente in sala
macchine, e probabilmente è morto sul colpo. Gli operatori del Suem,
infatti, una volta giunti sul posto non hanno potuto far altro che
constatarne il decesso. Anche l'elicottero, arrivato per accelerare il
trasporto in ospedale, è tornato indietro vuoto.

Sul
luogo dell'incidente sono arrivati immediatamente i carabinieri
dell'isola, e nel tardo pomeriggio anche lo Spisal. «Non so che dire -
commenta Davino De Poli, amministratore unico del cantiere - è una
tragedia grandissima. In 54 anni di attività non mi è mai capitato
nulla del genere. Non ero presente al momento dell'accaduto, ora sono
qui che cerco di dare un senso a questa morte per me incomprensibile,
perchè dal luogo di lavoro, alla posizione, alla caduta, nulla fa
capire quanto è avvenuto. Non era un mio dipendente, ma era
regolarmente assunto da una delle ditte che lavorano per noi in
subappalto. E tutti coloro che lavorano in cantiere sono sottoposti a
misure di sicurezza rigide come per i nostri dipendenti. Dal punto di
vista umano sono sconvolto, è un colpo duro». Marijan lascia moglie e
figli.

Il
sindacato non è stato certo ad aspettare. «Questa morte - tuona la Fiom
Cgil metropolitana di Venezia - solleva ancora un volta,
drammaticamente, il tema della sicurezza nei cantieri navali e i rischi
che vengono corsi quotidianamente dei lavoratori, soprattutto da quelli
impegnati nelle imprese di appalto. L'incidente è avvenuto mentre era
in corso un'assemblea. Il cantiere di Pellestrina
ha una presenza di lavoratori degli appalti elevatissima, molti sono
gli immigrati e anche nel cantiere De Poli - sostiene la Cgil in un
documento - dilaga il sistema delle paghe globali».Il sindacato
veneziano si appella poi alla magistratura affinchè venga compiuta
un'indagine rigorosa per accertare le cause dell'incidente mortale e
perseguire gli eventuali responsabili dell'accaduto.

«Siamo
a disposizione della magistratura - affermano la Fiom e le Rsu
dell'azienda - per contribuire all'accertamento delle responsabilità».
La Fiom e le Rsu esprimono il loro cordoglio alla famiglia e sono a
loro disposizione per tutto ciò di cui potranno avere bisogno.

Annalisa Busetto



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